"Le città devono essere prima di
tutto dei cittadini, e poi condividere la storia gli spazi, la
bellezza, la cultura con gli ospiti". Lo ha affermato Aldo
Cursano, presidente di Confcommercio Firenze, secondo cui "i
turisti vanno pesati, non vanno contati", perché "questo
giochino dei numeri è insostenibile per una città come Firenze,
è come mettere dei ragazzi a giocare a pallone in una
cristalleria: ci sono e ci saranno dei danni".
Secondo Cursano, che ha parlato a margine di un incontro di
Federalberghi Firenze, "occorre condizionare la destinazione
d'uso delle abitazioni, che nascono per accogliere le famiglie,
le persone, dove col loro modo di vivere, di crescere,
rappresentano un presidio della città, un elemento di comunità,
e un elemento di identità di cui proprio la residenza è
testimonianza viva. Se non facciamo politiche per incentivare e
sostenere questo elemento fondante, quindi la città dei
cittadini, non c'è nulla da fare, è come se la campagna la
lasciassimo senza i contadini, diventa una selva oscura".
Inoltre, ha aggiunto il presidente di Confcommercio, "se
tutti i servizi, le funzioni, si trasferiscono fuori dai centri
delle città, le persone vanno dove ci sono i servizi, e quindi è
un problema di visione e di vita della città", per cui "o
ritorniamo a ridare una centralità e a privilegiare la
residenza, le funzioni e i servizi, e interveniamo su questa
speculazione finanziaria, edilizia, turistica", oppure "se non
riportiamo la dimensione del vivere quotidiano sulla dimensione
della famiglia, del cittadino, abbiamo perso tutti".
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