"Le nuove generazioni,
multiculturali e digitali, esprimono preoccupazioni: un ragazzo
su tre dichiara di aver paura del futuro e il 34% vorrebbe
vivere all'estero da grande", evidenzia dal Festival
dell'Economia di Trento il presidente dei Giovani Imprenditori
di Confindustria, Riccardo Di Stefano. Che avverte: "Prendere in
considerazione le istanze dei giovani e giovanissimi non è solo
utile ma doveroso: dobbiamo dare risposte, guardare in
prospettiva e attuare tutte le politiche necessarie per evitare
che queste aspettative vengano frustrate e che i giovani vadano
via dall'Italia".
Per il leader degli industriali under 40 "nuove politiche di
welfare e inclusione sono essenziali per contrastare la
denatalità: offrire flessibilità, trovare formule per migliorare
la produttività senza incidere sul benessere. Perché manca
ancora, nel 2024, in un Paese avanzato come il nostro, una
efficace e diffusa rete di servizi che permetta davvero di
conciliare vita familiare e lavorativa, che sostenga nella cura
degli anziani e dei disabili, che permetta pienamente ai 3,3
milioni di donne che ancora non lavorano di dare il loro
contributo al progresso e al benessere del Paese.
Serve "un mix di misure che incentivi modelli alternativi di
accudimento". E "Non possono essere le aziende a colmare questo
vuoto di diritti. Lo Stato dovrà trovare delle formule
adeguate".
In un incontro del festival organizzato da Gruppo 24 Ore e
Trentino Marketing per conto della Provincia autonoma, Di
Stefano sottolinea anche: per gli imprenditori di prima
generazione "l'accesso a risorse per avviare un'azienda è
cruciale. Per questo, come movimento dei Giovani Imprenditori,
abbiamo chiesto e ottenuto dal Governo di agire per promuovere
l'accesso degli imprenditori under40 a strumenti di finanza
alternativa, in particolare attraverso operazioni di basket
bond".
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