Confcommercio Valle d'Aosta esprime "preoccupazione rispetto al sequestro preventivo del locale" Wet Industry di via Tourneuve, ad Aosta.
Il provvedimento del gip di
Aosta, eseguito sabato 4 maggio dalla polizia, fa seguito a
un'indagine avviata dalla procura dopo le segnalazioni dei
condòmini sul presunto mancato rispetto degli orari di chiusura
e i rumori provenienti dal locale.
"Accogliamo con un certo stupore - scrive Confcommercio in
una nota - la notizia che il sindaco di Aosta Gianni Nuti
dichiari di aver appreso tale notizia dagli organi di stampa.
Siamo decisamente straniti sul fatto che il primo cittadino non
sappia cosa avvenga nella sua città.
Rimarchiamo che in base
all'articolo 3 del protocollo della 'Movida' sottoscritto nel
luglio dello scorso anno tra i compiti del Comune di Aosta vi è
l'impegno di coordinare la cabina di regia di cui all'articolo 7
dello stesso protocollo. Tale cabina ha come obiettivo quello di
valutare al meglio le azioni preventive onde evitare che ad
altre attività accada ciò che è avvenuto al 'Wet Industry'.
Dalla data di sottoscrizione del protocollo risalente a luglio
2023 tale azione non è mai stata attivata".
"Non contestiamo - dichiara Graziano Dominidiato, presidente
Fipe Confcommercio - l'eventuale responsabilità dell'azienda e
siamo consci del fatto che il superamento dei limiti acustici di
legge possa creare disagi ai residenti, ma constatiamo che non è
stato correttamente applicato il protocollo sulla movida. La
nostra associazione rappresenta la maggior parte dei pubblici
esercizi di Aosta e proprio a tal proposito ribadiamo con forza
che la soluzione non sia la chiusura delle attività ma impegnare
tutti gli attori nel rispetto del documento in questione".
Confcommercio cita poi il caso della birreria che si trova
accanto al Wet Industry e che "ha annullato l'evento di venerdì
per solidarietà. Ci auguriamo che ciò non rappresenti il primo
segnale per far accantonare da parte dei pubblici esercizi ogni
tipo di attività di intrattenimento. Tali eventi sono essenziali
per una città che si definisce turistica oltre che
universitaria". L'associazione quindi lancia "un accorato
appello a tutti i sottoscrittori del protocollo sulla movida per
prendersi cura di tale spiacevole situazione. Non siamo ancora
all'inizio dell'estate e già iniziano i conflitti e le
problematiche".
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