"Una delle problematiche che sarà senza dubbio oggetto di lavoro dell'Osservatorio nazionale del Turismo e del Governo sarà come far emergere tutto quel sommerso che c'è in questo settore a livello di dati.
Come diceva qualche esperto già 10 anni fa se venisse fuori tutto il "nero" probabilmente l'Italia migliorerebbe la sua posizione nella classifica mondiale e magari supererebbe la Francia".
Lo dice
Ugo Picarelli, fondatore e direttore di FareTurismo al forum
degli Osservatori Turistici.
Secondo Alberto Corti, responsabile nazionale del settore
turismo Confcommercio, il settore proprio durante il Covid ha
dimostrato purtroppo il suo reale valore e i suoi numeri:
"Crollato l'elemento per cui si faceva turismo, cioè la
possibilità di muoversi delle persone, si è portato davvero
tutto dietro: non solo hotel, ristoranti, musei, attività di
intrattenimento ma anche trasporti, servizi, sicurezza.
Addirittura le lavanderie industriali non lavoravano più perché
non c'erano più turisti. Abbiamo dimostrato, ahimè in negativo,
il nostro peso rele, trasversale, importante sul settore
economico. E abbiamo bisogno di una conduzione all'altezza di
questo peso non solo del turismo ma dell'intera economia".
Concorda Barbara Casillo, direttrice generale di Associazione
Italiana Confindustria Alberghi: "Ad esempio in Italia, dato che
non si viaggiava più, si è fermato il distretto in Puglia che
genera i ricambi per gli aerei della Boeing. La parte dei
trasporti di carburanti, le raffinerie hanno avuto una serie di
danni indotti...". L'altra cosa che ci ha detto il Covid dice la
Casillo è che di turismo domestico non possiamo vivere: "Quando
siamo ripartiti solo con il turismo intereno infatti i bilanci
delle nostre aziende hanno continuato a spronfondare".
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