Un calo della produzione del -3% in volume, e del 5,% dell'export in valore.
E' quanto registrano i produttori pratesi di tessuti nei primi nove mesi del 2023, in attesa dei dati del quarto trimestre non ancora disponibili.
Lo
rilevano Confindustria Toscana Nord e Pratotrade
Valori, sottolinea una nota, sostanzialmente in linea con i
dati italiani e con la tendenza generale del mercato della moda.
Le aziende pratesi produttrici di tessuti sono 230 con oltre
4.500 addetti diretti. Gli ultimi dati disponibili fanno stimare
per queste aziende più di 2 miliardi di euro di fatturato: circa
il 70% è da attribuire all'export, che nel 2022 è stato pari a
1,38 miliardi di euro (+20% sul 2021). "Il 2023 non è stato un
anno dei migliori - commenta il presidente della sezione Sistema
moda di Confindustria Toscana nord Maurizio Sarti -, anche se i
dati che lo riguardano risultano comunque sviliti dal confronto
con il 2022, che ha segnato la forte ripresa del post-pandemia".
L'aspettativa è che "i dati del quarto trimestre 2023, non
ancora disponibili, siano per produzione ed export in leggero
arretramento rispetto ai precedenti e che quindi sarà confermata
la chiusura dell'anno con il segno meno". Per Sarti "sui
risultati dell'ultimo scorcio del 2023 ha inciso in parte anche
l'alluvione di novembre: alcuni produttori di tessuti sono stati
colpiti, talvolta in maniera particolarmente intensa, ma anche
imprese della filiera hanno ricevuto danni ingenti che hanno
inevitabilmente compromesso la catena di produzione". "Anche per
questa prima parte del 2024 le previsioni sono all'insegna della
cautela - osserva ancora -: tuttavia i segnali che arrivano
dalle ultime fiere inducono a un moderato ottimismo per la
seconda parte dell'anno. Naturalmente gli sviluppi dei tempi
complicati in cui viviamo, con una situazione geopolitica così
conflittuale e tante variabili da sciogliere, saranno
determinanti per dare fiducia ai mercati o viceversa per
renderli ancora più ingessati. Di fatto attualmente gli ordini
sono per volumi generalmente piccoli e i clienti sono
estremamente prudenti e misurati". Anche "la situazione di Suez,
del tutto imprevista, se non si risolverà presto provocherà
aumenti dei prezzi delle materie prime, con i prevedibili
effetti sui costi di produzione". Intanto 101 aziende del
distretto tessile pratese la prossima settimana, dal 30 gennaio
all'1 febbraio, parteciperanno a Milano Unica, mentre sono 20
quelle che, dal 6 all'8 febbraio, prenderanno parte a Première
Vision, due fiere principali per il settore.
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