"L'intero sistema di Confcommercio
si è mobilitato da subito per garantire gli aiuti di emergenza
alle popolazioni colpite, ma anche per far sì che il ritorno
alla normalità sia il più veloce possibile. Non lasceremo sole
le imprese e le famiglie. Faremo di tutto perché siano bloccate
tutte quelle fonti di costo che, dalle bollette alle tasse,
renderebbero troppo pesante ripartire". Così il direttore di
Confcommercio Toscana Franco Marinoni.
La mobilitazione di Confcommercio, ricorda l'associazione in
una nota, era partita già nelle ore immediatamente successive
agli eventi alluvionali del 2 e 3 novembre scorso. "All'inizio
ci siamo concentrati sugli interventi d'urgenza - aggiunge
Marinoni - Insieme al Dipartimento solidarietà emergenze Dse
dell'Unione regionale cuochi toscani siamo riusciti a garantire
pasti caldi giornalieri per centinaia di volontari e
alluvionati; grazie ai nostri imprenditori della ricettività
alberghiera ed extra alberghiera, in collaborazione con
Federalberghi Toscana, abbiamo messo a disposizione alcune
camere per i volontari e le famiglie che si sono trovate senza
casa. Proseguiamo collezionando la solidarietà di tanti
imprenditori del terziario, che si sono fatti avanti
spontaneamente". Per il presidente di Confcommercio Toscana Aldo
Cursano "se ripartono le imprese, riparte il lavoro e ripartono
anche le famiglie, per questo stiamo lavorando su più fronti
istituzionali, sia sul piano regionale che nazionale, per
sostenere la ripresa con provvedimenti concreti. Prima di tutto,
occorre bloccare ogni fonte di costo che grava sulle aziende,
dai mutui bancari alle bollette, poi serviranno aiuti a fondo
perduto e piani di finanziamento a tasso zero per accelerare
tutte le azioni che serviranno a far ripartire le attività.
Nessuno deve essere lasciato da solo".
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