Vertice istituzionale per affrontare il futuro dell'azienda "Esplodenti Sabino" e la possibilità di ottenere la cassa integrazione per i 70 dipendenti rimasti senza stipendio dopo che, dal 13 settembre scorso, la fabbrica è stata chiusa a seguito dell'ultima tragedia in cui hanno perso la vita tre operai.
Al vertice,
convocato dal sindaco di Casalbordino, Filippo Marinucci, hanno
partecipato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio,
e l'assessore regionale al Lavoro, Pietro Quaresimale.
"Ci siamo impegnati su due livelli - ha detto Marsilio - mi
occuperò, insieme all'impresa e al Ministero della Difesa, di
costituire il tavolo di lavoro volto alla riconversione
dell'attività aziendale e alla modifica dei processi produttivi
che la Sabino Esplodenti ha proposto per migliorare la sicurezza
dei lavoratori.
L'assessore Quaresimale, con il supporto degli
uffici regionali, solleciterà invece l'Inps, come già avvenne
tre anni fa in occasione del primo incidente, per attivare la
cassa integrazione ordinaria. Bisogna mettere in sicurezza i
lavoratori che hanno perso lo stipendio e soprattutto dare una
prospettiva stabile all'azienda per la riapertura
dell'attività".
Presenti al vertice, che si è svolto nella sala consiliare
del Comune di Casalbordino, anche i proprietari dell'azienda, il
senatore Etel Sigismondi, i sindacati e i sindaci del
comprensorio.
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