"Non ci ha
citato espressamente ma pensiamo proprio che la presidente
dell'Unione europea Ursula von der Leyen parlasse di noi quando
ha fatto riferimento ai costi dell'energia nel discorso sullo
Stato dell'Unione e ad operai in Italia modello per risparmio
energia. Ci fa piacere che il nostro grido d'allarme sia
arrivato in Europa fino a questi livelli ma dopo le belle parole
serve però che si faccia qualcosa di concreto": a parlare è
Lorenzo Giornelli, direttore commerciale e amministratore di
Ceramiche noi, azienda che a Città di Castello produce ceramica
ed è gestita da una cooperativa formata dagli stessi lavoratori.
Durante l'estate in fabbrica i turni di lavoro sono stati
anticipati al mattino per utilizzare al meglio la luce naturale
e attivare il meno possibile gli aeratori, risparmiando così sui
costi dell'energia elettrica. E oggi von der Leyen ha
sottolineato che "gli europei stanno affrontando la situazione
con coraggio. Gli operai delle fabbriche di ceramica dell'Italia
centrale hanno deciso di spostare i loro turni di lavoro al
mattino presto, per beneficiare dei prezzi più bassi
dell'energia".
Ora Ceramiche noi sta valutando di convertire da metano a gpl
i forni per la produzione della ceramica. "Ha un costo più
conveniente del metano - ha spiegato Giornelli all'ANSA - anche
se serve un investimento consistente. Poi magari tra qualche
mese il costo del gpl aumenterà e quello del metano andrà in
calo".
Ceramiche noi è gestita ormai da qualche anno da una
cooperativa della quale fanno parte 11 dei 22 dipendenti. E'
stata rilevata dal precedente proprietario utilizzando il loro
trattamento di fine rapporto per evitare che venisse
delocalizzata in Armenia. "I costi energetici - spiega ancora il
dirigente commerciale - l'anno scorso per noi incidevano per il
9-10 per cento mentre nel 2022 siamo passati al 35-40 per cento.
Tanto per fare un esempio nel periodo 1-30 giugno da 90 mila a
350 mila euro. Con il gas che rappresenta la maggior parte del
costo".
"E' dura andare avanti in queste condizioni - spiega ancora
Giornelli - e non so per quanto potremo farcela. La cosa assurda
è che abbiamo commesse per tutto l'anno prossimo. Con clienti di
qualità che da noi acquistano servizi per la tavola, vasi e
oggetti ornamentali tutto in ceramica. Tutto rigorosamente made
in Italy e con manodopera umbra. Un tempo il problema era
trovare lavoro, ora invece è quello di produrre".
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