"Bisogna evitare ulteriori chiusure, dopo la perdita in questi ultimi anni già di 10-15 mila aziende a Roma e provincia per gli effetti della pandemia.
Una situazione che oggi ci fa vedere anche diverse vetrine chiuse nel centro storico.
Ora i rincari energetici mettono a rischio
altre aziende, 8-10 mila nell'anno". Lo dice il direttore di
Confcommercio Roma, Romolo Guasco, parlando dell'impatto dei
rincari di luce e gas e delle materie prime sulle attività
commerciali e sugli esercizi pubblici. Attualmente chiusure per
il caro bollette "non se ne registrano, ma il rischio c'è nei
prossimi mesi. Le aziende sono esposte ad una doppia difficoltà:
bollette sempre più alte che pagano e soldi in meno che
incassano con il calo dei consumi. C' è un impoverimento
generale, la città stava ripartendo dopo la pandemia. Per gli
operatori è stata una buona estate. E' necessario che il governo
intervenga con misure immediate che riducano i costi", aggiunge
Guasco.
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