Circa settecento imprese artigiane siciliane riceveranno, nei prossimi giorni, i prestiti a tasso agevolato erogati dalla Crias.
Le relative pratiche sono infatti state deliberate dal commissario nominato dalla Regione, Giovanni Perino, dopo alcuni mesi di stallo determinato da una controversa interpretazione delle procedure, a seguito delle dimissioni degli organi gestionali dell'Ente.
Il malessere delle
organizzazioni di categoria aveva richiesto l'immediato
intervento del presidente della Regione Nello Musumeci, che già
la scorsa settimana, d'intesa con l'assessore alle Attività
produttive Mimmo Turano, aveva disposto l'azione risolutiva,
dice una nota della Presidenza.
I finanziamenti arriveranno a 681 imprese artigiane, per un
importo totale di 17,1 milioni di euro. E sono così suddivisi:
11 milioni di euro per il "credito di esercizio" (523 pratiche);
3,4 milioni di euro per "scorte in agricoltura" (120); 2,4
milioni di euro per "credito medio termine" (23); 374mila euro
per "scorte alle imprese artigiane" (15).
Intanto, negli uffici regionali di Palermo si va avanti con la
procedura per definire la fusione della Crias con l'Ircac e dare
vita all'Istituto regionale per il credito agevolato (Irca),
stabilita dalla legge voluta dal governo Musumeci e votata
dall'Ars nel giugno scorso. Si attende la completa stesura del
Regolamento di funzionamento del nuovo Ente, dopo il confronto
avuto nei giorni scorsi
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