(di Paolo Verdura)
Dollaro sui massimi da inizio
luglio e nuovo record per il Bitcoin da marzo dopo il successo
elettorale di Donald Trump, mentre le borse appaiono più caute
dopo uno spunto iniziale. Se volano i future Usa, con un
inusuale rialzo del 2,87% per il Dow Jones e dell'1,77% per il
Nasdaq, non si può dire altrettanto dei principali listini di
borsa europei, dove sembra prevalere l'effetto delle
trimestrali. A 3 ore dall'apertura Milano guadagna lo 0,6%,
Francoforte lo 0,9%, Londra l'1,2% e Parigi l'1,4%, mentre si
conferma negativa Madrid (-1,5%). Salgono insieme al dollaro
(+1,66% a 0,93 euro) i rendimenti di titoli di stato Usa (+16,4
punti al 4,43%), mentre scendono di riflesso quelli europei dai
Btp (-2,7 punti al 3,64%) ai Bund tedeschi (-3,6 punti al
2,387%). Il Bitcoin, al centro della campagna elettorale di
Trump, ha toccato un nuovo record con un rialzo del 9% a 75.372
dollari. Prevedibile invece il calo del greggio (Wti -1,25% a
71,09 dollari al barile) all'indomani dell'inatteso rialzo delle
scorte settimanali Usa secondo l'Api e in attesa della conferma
di oggi dall'Energy Information Administration (Eia).
In Europa gli investitori sembrano guardare più alle
trimestrali che al voto Usa, stando all'andamento dei titoli.
Hanno diffuso i conti infatti Unicredit (+0,26%), Commerzbank
(-3,37%), Bmw (-6,5%), Credit Agricole (-5,14%) e Poste
(+0,65%).
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