"Con l'estensione del sistema"
di scambio di quote di emissioni dell'Ue, l'Ets, "al sistema
marittimo rischiamo di perdere competitività come porti europei
a vantaggio dei porti extra extraeuropei, in particolare
nordafricani, senza ridurre minimamente le emissioni". Lo ha
dichiarato il vice premier e ministro dei Trasporti, Matteo
Salvini, nel suo intervento al Consiglio Trasporti, nella
sessione pubblica sull'estensione dell'Ets al trasporto
marittimo promossa da Roma insieme a Bulgaria, Croazia, Cipro,
Grecia, Malta, Portogallo, Romania e Spagna.
"Il 90% delle merci che entrano ed escono dall'Europa
viaggiano per mare. I porti rappresentano infrastrutture
critiche su cui si regge la nostra autonomia strategica", ha
puntualizzato. Convinto che questi nove Paesi favorevoli
"possano diventare maggioranza", il titolare del Mit ha
ricordato che "non è solo un problema del Mediterraneo, è un
problema di tutto il Continente europeo: occorre adottare subito
dei correttivi alla direttiva per evitare fra qualche anno di
inseguire il problema una volta esploso in tutta la sua gravità.
Ne va dell'integrità territoriale e della sovranità del nostro
continente", ha concluso.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA