Piazza Affari è la migliore in Europa (+0,8%), dove tutti i listini si sono un po' rafforzati con l'eccezione di Parigi che resta al palo (-0,02%) mentre Francoforte guadagna un marginale 0,19%.
A spingere la Borsa italiana è la buona intonazione delle banche, promosse da Morgan Stanley o spinte dal risiko.
A guidare la marcia non a caso è
Mps (+3,78%) seguita da Bps (+2,61%) e Bper (+2,33%).
Scendono nel frattempo i rendimenti dei titoli di Stato,
compresi quello dei tedeschi italiani, e lo spread Btp-Bund è in
flessione a 112,8 punti base.
In una giornata favorevole per il settore della difesa si
mette in luce Leonardo (+2,43%) mentre i timori di una stretta
di Trump, oltre che sui dazi sui chip made in Cina, indebolisce
il comparto dei semiconduttori. E' il caso di Asml che alla
Borsa di Amsterdam cede il 3% mentre a Milano Stm è in ribasso
dell'1,99%: Les Echos ha scritto che il governo italiano vuole
cambiare l'attuale ceo Chery e il Mef ha confermato di ritenere
la gestione del manager francese inadeguata. Fa peggio Moncler
(-2,05%) dopo il taglio del giudizio sul titolo da parte di
Bernstein.
Altrove, a Londra (+0,45%) Unilever ha dimezzato le perdite
segnate in avvio per l'annuncio a sorpresa del cambio al vertice
del gruppo (-1,6%).
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