/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Lucia Aleotti: 'Pil non galoppa, pesa perdita competitività Ue'

Lucia Aleotti: 'Pil non galoppa, pesa perdita competitività Ue'

"Il ruolo di Confindustria non sarà timido"

ROMA, 22 ottobre 2024, 12:46

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Il ruolo di Confindustria non sarà timido", garantisce la vicepresidente con delega al centro studi, Lucia Aleotti, presentando il rapporto di autunno con le previsioni economiche degli economisti di via dell'Astronomia.
    Ne emerge, evidenzia, "una grande complessità globale" e "con grande evidenza una perdita di competitività dell'Unione Europea".
    "In queste difficoltà - sottolinea la vicepresidente di Confindustria - possiamo sicuramente affermare che l'Italia sta tenendo botta, il Pil non galoppa ma cresce".
    E' uno scenario in cui "l'export di beni sicuramente soffre la crisi tedesca ma comunque cresce a livello globale. In cui i tassi non sono scesi come ci attendevamo all'inizio dell'anno e la nostra inflazione ormai allo 0,7%, i costi dell'energia rimangono stabilmente alti e superiori a quelli europei, la Germania rallenta, il settore dell'automotive è in crisi drammatica e le aziende sentono mordere la difficoltà di trovare lavoratori qualificati e formati".
    Tra i vari punti, evidenzia, "certamente abbiamo bisogno della ripartenza degli investimenti in impianti e macchinari, perché la produzione, quindi l'export e la competitività globale, si basa su questo elemento. Questi investimenti hanno un po' rallentato in attesa del varo di Industria 5.0, che è una misura molto importante" che "ha delle complessità applicative, per la risoluzione delle quali è in corso un dialogo con il ministero". C'è la sfida del Pnrr "straordinariamente importante per il Paese". E "dobbiamo anche cominciare a pensare al post Pnrr".
    E c'è il tema del green deal e della crisi dell'automotive: un "punto cruciale su cui la riflessione di Confindustria sta incentrando" è "il dovere di ribadire con forza che le politiche europee non possono ignorare le conseguenze che generano sulle imprese". Le imprese "vogliono essere sempre più sostenibili" ma è "necessario ribadire che si può camminare ancora in questo percorso senza dover desertificare industrialmente il nostro continente, senza creare disoccupazione, senza rinunciare ai nostri standard sociali".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza