Le Borse europee si confermano in
negativo, in attesa dei dati sul mercato del lavoro negli Usa in
programma nel primo pomeriggio. Anche i future su Wall Street
sono in calo.
La generale debolezza dei listini è anche dettata da un
quadro macro che non è all'insegna dell'ottimismo.
La produzione industriale tedesca, crollata a luglio a -2,4%,
ha certificato il rischio stagnazione per il Paese. E resta
limitata anche la crescita dell'Eurozona con il Pil del secondo
trimestre in marginale allo 0,2%. Debole poi la produzione
industriale francese (-0,5 a luglio).
L'indice d'area del Vecchio Continente, lo stoxx 600, cede
quasi mezzo punto percentuale con vendite soprattutto
sull'energia e, a seguire, su tech e finanza. Milano perde lo
0,3% (Ftse Mib 33.575 punti) . Tra i peggiori Unipol (-2%), Mps
(-1,8%), Bper (-1,7%) e Tim (-1,6%). Maglia rosa sono A2a
(+1,65%) ed Hera (+1,6%). Lo spread tra Btp e Bund continua ad
oscillare su quota 143 punti con il rendimento che scende al
3,59 per cento.
Quanto alle altre Piazze, Francoforte lascia sul terreno lo
0,55%, Parigi lo 0,21%, Madrid lo 0,3% e Londra lo 0,24%.
Sempre forte, tra le commodity, il gas il cui prezzo sale del
3% a 37,3 euro al megawattora. Il petrolio è in cauto rialzo con
il Wti a 69,2 dollari e il Brent a 72,8 dollari.
Infine l'euro resta piatto sul dollaro e passa di mano a
1,1105.
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