Mondo bancario al lavoro per il
consolidamento del settore in Italia, di fatto con la nascita
del tanto atteso terzo polo partendo dall'acquisizione di Mps:
la Borsa ci crede e da metà giugno l'indice del comparto del
credito in Piazza Affari è salito del 10%.
Ancora più chiara la progressione da inizio anno dei gruppi
che possono essere coinvolti nel processo, a iniziare dal titolo
del Monte dei Paschi, salito nel 2024 del 58%, per chiudere
nell'ultima seduta della settimana a 4,83 euro, dopo aver
superato nei giorni scorsi anche quota cinque euro.
Non tutto è dovuto alle ipotesi di acquisto-fusione da parte
di altri gruppi, con gli analisti che danno Bper-Unipol in prima
linea, ma anzi molto lo si deve al progressivo risanamento della
banca e alla sua operatività, da tempo redditizia. In attesa che
il Tesoro metta sul piatto un'altra quota di Mps (il ministero
dell'Economia detiene ancora un quarto del capitale della
banca), i numeri comunque sono chiari sulla scommessa della
Borsa.
Da inizio anno il titolo Unipol in Piazza Affari è infatti
schizzato dell'84%, Bper del 67%, Unicredit del 50%, con Banco
Bpm che è il più timido del 'pacchetto' ma comunque in crescita
del 25%.
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