"Francamente sono molto
preoccupato, vedo un Paese ripiegato su se stesso, non vedo
scelte all'orizzonte adeguate ai bisogni che ha l'Italia, primi
tra tutti gli investimenti". Lo ha detto il presidente della
Regione Emilia-Romagna e del Pd, Stefano Bonaccini, partecipando
alla prima giornata degli Stati generali della Ripartenza
organizzati dall'Osservatorio economico e sociale Riparte
l'Italia a palazzo della Residenza a Bologna.
C'è "una stima di crescita che è stata dimezzata sia dal
governo sia dai più importanti centri studi - aggiunge Bonaccini
- da quello di Confindustria alle istituzioni europee, e che
porterà il prossimo anno il Paese a crescere molto meno di
quello che si pensava". A pesare sulla crescita e sulla ripresa
sono anche la guerra in Ucraina, l'inflazione, la crescita dei
costi delle materie prime e la stagnazione in Germania "che si
trascina dietro le economie dei Paesi, come l'Italia, che
sull'export hanno avuto una valvola di sfogo".
"Non sono un'economista, ma mi hanno spiegato che quando c'è
bassa crescita o stagnazione l'unica leva per far girare
l'economia e far ripartire lavoro e impresa è quella degli
investimenti", ha detto Bonaccini.
L'obiettivo dell'Osservatorio economico e sociale Riparte
l'Italia e degli 'Gli Stati Generali della Ripartenza', ha
sottolineato inaugurando la due giorni il presidente del
Comitato d'indirizzo dell'Osservatorio, Luigi Balestra, "è
creare un polo di aggregazione di una comunità che sappia
dialogare superando quelle che alle volte sono delle visioni
unilateralistiche e creare confronto perché ci si trova di
fronte alla necessità di effettuare dei percorsi e delle scelte
fondamentali per il progresso e lo sviluppo del Paese". "L'idea
del dialogo è assolutamente da privilegiare rispetto agli
obiettivi che l'Italia si deve prefiggere di realizzare nel
breve, medio e lungo periodo", ha aggiunto.
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