"L'amore più passionale della mia
vita? Ivano Fossati. Ci siamo amati, lasciati e ripresi un sacco
di volte. Quando mi operai dall'oggi al domani per un tumore
alle ovaie gli chiesi di venire in clinica e lui tagliò corto
che non poteva. Andai in camera operatoria sotto choc per il
dolore poi scoprii che Ivano era venuto a dormire fuori
dall'ospedale senza farsi vedere". Nancy Brilli si racconta così
a Monica Setta in una lunga intervista per Storie di donne al
bivio weekend, nella puntata speciale in onda sabato 19 ottobre
alle 15.40 su Rai2.
L'attrice si confessa, parla d'amore e rivela altri dettagli
della storia con il cantautore genovese. "A un certo punto -
dice - ci iniziammo a fare male e così decisi di chiudere. Lo
avevo minacciato altre volte di farlo, ma una sera al caffè Le
giubbe rosse a Firenze gli proposi di scrivere sul libro d'oro
del locale. Scrissi io: 'oggi Nancy e Ivano si dicono addio per
sempre'. E fu così. L'ho risentito una sola volta al telefono -
aggiunge - Avevo mio figlio appena nato ed ero di passaggio a
Genova. Mi disse che sapeva della mia maternità ed era contento.
'Finalmente sarai felice', disse". Brilli parla anche del padre
di suo figlio Chicco, Luca Manfredi. "Era convinto che avessi la
storia con Roy De Vita ancora prima che ci sparassimo, ma non
era vero. Anzi, se ci fosse stato più dialogo tra noi forse
staremmo ancora insieme". E poi ancora, Paolo Virzì, che aveva
promesso alla Brilli di farle girare un film che aveva scritto a
casa sua, e Massimo Ghini, all'epoca suo marito. "Paolo mi disse
che avrei interpretato la protagonista di Dimenticare Piombino -
ricorda - ma poi lasciò la nostra casa e mi scrisse una lettera
che conservo nel cassetto degli orrori e dei tradimenti. Mi
disse che non potevo fare l'attrice di un film d'autore perché
andavo da Pippo Baudo il sabato sera in abito da sera. Non l'ho
mai perdonato".
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