È il 3 marzo 2023, giorno del sciopero globale per il clima.
Sara, 24 anni, è scesa in piazza
tra le fila dei ragazzi di Fridays for Future, movimento nato
dal basso che sul tema cambia la prospettiva: il clima come
urgenza strettamente connessa ai diritti della persona.
Federico, invece, a 25 anni è laureato in Storia, ha appena
terminato uno stage da giornalista ma per vivere fa il rider ed
è costretto ad abitare con il padre, ex-dirigente in pensione.
Poi Giorgio, che, dopo la laurea in Filosofia a Milano e il
Premio come Miglior laureato dell'anno, è tornato a Taranto per
assistere la madre cui è stato diagnosticato un tumore.
Parte da loro Più di chiunque altro - Generazione Z, docu-serie
diretta da Flavia Montini, che ne è anche autrice insieme a
Sibilla Barbieri e Vittorio Parpaglioni Barbieri, che indaga i
giovani ai tempi della rivoluzione digitale.
Prodotta da
Scirocco Films e Rosebud Entertainment Pictures e disponibile su
Rai Play dal 26 settembre, prende il titolo dall'acronimo Bae,
Before Anyone Else, che i ragazzi oggi usano per chiamarsi come
"la persona che è più cara".
"Ci siamo chiesti: di cosa è urgente parlare? - raccontano gli
sceneggiatori - Dobbiamo parlare del futuro, di chi ci
rappresenterà, perché più di qualsiasi monumento, legge o
oggetto che lasceremo dietro di noi, a fare la differenza sono
le persone che cammineranno in quel mondo, che lo guarderanno e
lo vivranno".
Al centro delle sei puntate, dunque, le storie di giovani tra i
18 e i 26 anni, e il modo in cui l'immersione nella cultura
digitale abbia modificato il loro paradigma: il linguaggio, il
pensiero, le modalità di apprendimento, la vita sociale, la
visione dell'arte, l'approccio alla sessualità. A partire, nella
prima puntata intitolata Frontiere, dal clima.
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