"Ho già fatto L'isola dei famosi da concorrente arrivando a vincerla (nel 2008), da opinionista e da inviata.
E' un meccanismo che conosco abbastanza bene in tutti i ruoli... mi manca solo interpretare il ruolo della palma". Lo dice all'ANSA sorridendo Vladimir Luxuria, tornata opinionista (lo era già stata nel 2011 e nel 2017), stavolta insieme a Nicola Savino, nella squadra del reality, del quale è partita su Canale 5 l'edizione 2022 condotta da Ilary Blasy. Un racconto televisivo con i naufraghi e l'inviato Alvin spediti in Honduras, che passa sull'ammiraglia Mediaset per due puntate il lunedì e il giovedì in prime time e una striscia quotidiana alle 16.40, più gli appuntamenti su Mediaset infinity e Mediaset Extra. Nel 'gruppone' di concorrenti (con primi eliminati la settimana scorsa, Marco Melandri e Ilona Staller), ci sono, fra gli altri, Carmen Di Pietro e il figlio Alessandro Iannoni; Clemente Russo e la moglie Laura Maddaloni, Jeremias e il padre Gustavo Rodriguez; Lory Del Santo (già vincitrice nel 2005) e il compagno Marco Cuculo, Antonio Zequila, Blind, Estefania Bernal, Floriana Secondi, Jovana Djordjevic, Roberta Morise, Patrizia Bonetti, Nicolas Vaporidis e Roger Balduino.
"Ho ridetto di sì all'Isola dei famosi anche perché ho la garanzia di avere a fianco come altro opinionista Nicola Savino, con cui avevo fatto da inviata, con lui conduttore, l'ultima edizione del programma in Rai, nel 2012, oltre ad altri lavori insieme - spiega Luxuria -. Ho una grande stima nei suoi confronti". Sentimento ricambiato da Savino: "Sia con Vladimir che con Ilary si è creato subito un bel clima e questo è prezioso", sottolinea il conduttore radiofonico e televisivo, che ha accettato di tornare da opinionista perché "è un programma di cui mi piace lo spirito. Naturalmente e sadicamente mi piace vederlo, anche se non mi sognerei mai di farlo, perché detesto il digiuno. E' un reality con una piccola tradizione anche di leggerezza e di brillantezza nella conduzione, da Simona Ventura a Alessia Marcuzzi , a Ilary Blasy... io mi lascio volutamente fuori". L'Isola dei famosi "rifugge dalla liturgia dei soliti reality che a volte si prendono un po' troppo sul serio". In questo momento "c'è bisogno di programmi di intrattenimento più che mai... - aggiunge Luxuria -. Serve anche rifiatare. Il che non vuol dire posare il cervello sul tavolo e essere cinici o indifferenti alle cronache e alle notizie sulla guerra, ma bisogna evadere ogni tanto. Lo si può fare in tanti modi, leggendo un libro, andando al cinema o magari guardando un programma come l'Isola". Savino racconta che alla fine della diretta delle puntate si rende "conto di non aver pensato in quelle ore alla guerra. Lo considero un piccolo risultato, e ce n'è bisogno". Quali sono i segreti di un reality che va avanti in Italia dal 2003? "La scelta del cast, le dinamiche che si creano - osserva Luxuria, reduce anche dall'esperienza de Il cantante mascherato su Rai1 - cercare di far conoscere degli aspetti di certi personaggi che abbiamo magari conosciuto solo attraverso il loro curriculum, ammesso che ne abbiano uno... fare conoscere qualcosa che magari anche lo stesso naufrago non conosce di sé e scopre sull'Isola. E' capitato anche a me".
Per Luxuria un reality come questo può essere anche l'occasione per affrontare temi importanti: "sono dei contenitori, tocca a noi metterci dei contenuti. Quando partecipai io si parlò spesso anche di argomenti come l'omofobia. Oggi temi come la pace, la misoginia, la xenofobia potrebbero emergere in base a quello che accade. Non partiamo certo con l'idea di educare il mondo attraverso un reality, ma se succedesse qualcosa non passerà inosservata, a me poi assolutamente no, non faccio cadere nulla".
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