Nella categoria Tv News gareggeranno Vincenzo Guerrizio, che per TG1/TV7 ha firmato il servizio sulle risse giovanili a Roma, Stephanie Perez, che per France2 ha esplorato i campi di detenzione Isis in Siria, e Giammarco Sicuro, che per TG2 Storie ha raccontato l'accampamento messicano dei bambini a Matamoros a pochi metri dal confine con gli Stati Uniti.
Sono alcuni dei finalisti annunciati questa mattina del Premio Giornalistico internazionale Marco Luchetta 2021, istituito nel 2004 dalla Fondazione Luchetta Ota D'Angelo Hrovatin con la RAI e che quest'anno si concentra sulle emergenze e le criticità legate all'irruzione del coronavirus e ai lunghi periodi di lockdown.
L'edizione si svolgerà dal 15 al 17 ottobre a Trieste e le
categorie saranno in totale cinque.
Per la Stampa italiana in gara ci sono gli articoli di
Alessandra Muglia del Corriere della Sera, con il suo reportage
che racconta il futuro rubato alle ragazze e ai ragazzi vittima
della violenza di Boko Haram, Elena Testi de L'Espresso, che ha
visitato i reparti di neuropsichiatria infantile per denunciare
il disagio che stanno vivendo le nuove generazioni a causa delle
chiusure prolungate, e Luca Attanasio per Domani, che ha firmato
un'inchiesta sullo sfruttamento di oltre 40mila bambini nel
Congo per l'estrazione del cobalto nell'ex Katanga.
Nella sezione Reportage dedicata a Sasha Ota, invece, si
contenderanno il premio BBC Arabic/BBC World News con l'indagine
del reporter Fateh Al-Rahman Al-Hamdani, che ha scoperto nelle
scuole islamiche in Sudan gli abusi sistematici sui bambini che
vengono abitualmente incatenati, ammanettati e picchiati, Arte
TV con Suzanne Allant, che ha documentato nell'area della Siria
nord-occidentale il fatto che la popolazione non riceva più
aiuti umanitari, e la piattaforma europea indipendente Open DDB
per il reportage di Emanuela Zuccalà, sulle mutilazioni genitali
femminili in Liberia.
Tre testate selezionate per la Stampa internazionale dedicata
a Dario D'Angelo: Ruth Maclean per The New York Times sui
rapimenti in massa di ragazze e ragazzi nei collegi della
Nigeria nord-occidentale ad opera di Boko Haram, José Ignacio
Martínez Rodríguez per El Pais sul traffico di minori in Ghana e
verso l'Arabia Saudita e la Tunisia, Céline Martelet per
L'Orient Le Jour sui neonati abbandonati nelle strade nella
speranza che un'altra famiglia li cresca.
Tre scatti, infine, per la sezione Fotografia dedicata a Miran
Hrovatin: quelli di Alessio Mamo per The Guardian, Alessandro
Penso per La Croix e Stefano Schirato per Mind.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA