E' intitolato "Dal Vivo. I
settant'anni del Rossetti - Teatro Stabile del Friuli Venezia
Giulia" il volume (Electa), a cura di Paolo Quazzolo, con
introduzione di Roberto Morelli, con cui il Teatro Stabile
celebra il traguardo dei 70 anni dalla fondazione. Il libro,
presentato dagli autori nel corso di un incontro moderato dal
giornalista e scrittore Pietro Spirito, ripercorre attraverso i
risultati artistici, culturali e l'evoluzione economica e
politica dell'istituzione, l'opera di registi, attori,
scenografi, costumisti, e anche di chi ha agito dietro le
quinte, a partire dai 6 direttori che in 70 anni hanno guidato
lo Stabile.
Tra l'altro, il Rossetti vanta il primato di essere stato
guidato dalla prima donna nel ruolo di direttore cioé Mimma
Gallina; il suo nome ricorre con quelli di Sergio D'Osmo,
direttore per quasi 35 anni; Furio Bordon, che aprì la
programmazione a nuovi generi; Antonio Calenda per quasi 20 anni
alla guida; Franco Però durante l'emergenza covid e infine Paolo
Valerio, impegnato in una programmazione più diversificata. Nel
volume ci sono schede di approfondimento di oltre 50 spettacoli
di produzione rappresentativi dell'attività teatrale mentre sono
650 gli spettacoli prodotti complessivamente e 2500 gli eventi
ospiti. Il Rossetti in questi anni ha saputo conciliare il ruolo
culturale con quello di intrattenimento, sapendo parlare alle
grandi platee ma anche a pubblici scelti.
"Il periodo del covid aveva fatto temere che l'istituzione
teatro fosse giunta al capolinea e che il pubblico difficilmente
sarebbe ritornato a popolare le sale - riflette Paolo Quazzolo -
Così non è stato, oggi il pubblico è tornato ad affollare il
Politeama Rossetti, perché il teatro, nonostante i numerosi e
temibili concorrenti, ha il privilegio e l'unicità di essere uno
spettacolo 'dal vivo'".
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