Fumata bianca per la governance del Teatro di Roma.
Dopo le polemiche e le accuse reciproche, oggi è stato ufficializzato l'accordo: l'assemblea dei Soci ha infatti approvato la riforma dello Statuto che introdurrà una gestione duale, con la previsione delle figure di un Direttore Generale e di un Direttore Artistico.
E il presidente Francesco Rocca ha confermato chiaramente la figura di Luca De Fusco, che occuperà la casella del direttore artistico.
Con una comunicazione congiunta del ministero della Cultura, Regione Lazio e Comune di Roma, la soluzione è vicina e si pone fine alla bagarre degli ultimi mesi. "L'intesa raggiunta è un risultato importante per un'istituzione culturale di primissimo livello. È un bene che un'eccellenza della cultura possa avere ai suoi vertici due figure di alto profilo", ha dichiarato il ministro Gennaro Sangiuliano, sottolineando che "adesso l'importante è che si avvii subito una stagione di rinascita".
Per il sindaco Roberto Gualtieri "vince il dialogo tra le istituzioni, tra i soci e fondatori di questo straordinario patrimonio che è la Fondazione Teatro di Roma". Il primo cittadino ha quindi precisato che "nelle condizioni date" quella trovata è la "soluzione migliore possibile, perché in grado di assicurare al fianco di una direzione artistica, la funzione manageriale assegnata ad un direttore Generale".
A quasi due mesi dal voto che aveva portato alla nomina del direttore Generale in quota centrodestra, con forti accuse da parte del comune di Roma e il presidente della Fondazione Siciliano contro la Regione e ministero, oggi la pace sembra ritrovata. Due figure, con due ruoli differenti, che si si occuperanno di portare avanti i dossier: uno avrà incombenze più da manager e di bilancio, l'altro, invece, si occuperà, appunto, della programmazione artistica, tutto questo in una collaborazione suggellata anche dal nuovo statuto. "Oggi inizia ufficialmente - ha commentato Francesco Siciliano, presidente della Fondazione - il percorso di riforma della parte dello statuto che riguarda la governance del Teatro". Tutte e due le figure "dureranno in carica 5 anni", ha spiegato Siciliano, annunciando che i soci si sono anche impegnati "a far approvare le modifiche statutarie al più presto", indicando come orizzonte temporale "il mese di aprile".
"Avevo sempre sostenuto il fatto che una istituzione complessa - ha aggiunto - avesse bisogno di una figura manageriale". Ora quindi i passaggi in assemblea capitolina e nella giunta regionale. Al momento però è la Regione a dare una certezza inderogabile: "De Fusco non è mai stato in discussione.
Quindi per noi è il direttore artistico", ha detto il governatore del Lazio. Il Teatro di Roma "merita questa concordia ritrovata per il bene di Roma e della cultura romana", ha chiosato il presidente Rocca.
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