L'apertura nel segno
Africa-Occidente con Kirina, del coreografo burkinabé Sergè-Aime
Coukibaly, i testi di Felwine Sarr e le musiche dell'icona della
world music Rokia Traorè. Poi, il Libano di Omar Rajeh, il
Vietnam di Caroline Guiela Nguyen, la Cina di Wen Hui,
l'Argentina di Lola Rias e Cecilia Bengolea. Con in mezzo La
Mama di New York insieme ai Motus, il Tango glaciale di Mario
Martone, Virgilio Sieni con Mimmo Cuticchio, Peter Brook e Ivo
Van Hove. Sarà assolutamente ''Between worlds'' il 33/o
RomaEuropa Festival, dal 19/9 al 25/11 in 27 luoghi della città
con 68 progetti per la prima volta in arrivo da 4 continenti.
''Il tema dei confini oggi è troppo presente nelle nostre vite
in modo negativo - spiega la presidente Fondazione RomaEuropa
Monique Veaute - Abbiamo deciso di varcare il cuore dell'Europa,
per andare a vedere cosa accade nel resto del mondo''. Per ''20
motivi in più per tornare nelle Valli Reatine'', anteprima a
giugno nelle terre del sisma per Ascanio Celestini e Alessandro
Baricco
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