/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

La Carmen di Amodio al Festival internazionale di Roma

La Carmen di Amodio al Festival internazionale di Roma

Da Mediterranea a Bunuel per Filarmonica romana e Teatro Olimpico

ROMA, 28 febbraio 2018, 12:39

Daniela Giammusso

ANSACheck

Festival Internazionale Danza di Roma Notte tzigana - RIPRODUZIONE RISERVATA

Festival Internazionale Danza di Roma Notte tzigana - RIPRODUZIONE RISERVATA
Festival Internazionale Danza di Roma Notte tzigana - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Carmen entra vestita di bianco. Nella tradizione gitana, il colore della 'morte'. Danza, ma i suoi movimenti sono diversi da quelli proiettati dalle sue ombre. E' l'amore folle di Don José. Il suo bacio la farà morire". Così Amedeo Amodio, tante volte al fianco di Carla Fracci e firma di innumerevoli coreografie applaudite nel mondo, racconta la sua 'Carmen'. Lo spettacolo, nato nel 1995 per Aterballetto (di cui è stato uno dei principali creatori) e ripreso per il Massimo di Palermo nel 2014, è il titolo di apertura dell'VIII Festival Internazionale della Danza di Roma della Filarmonica Romana e Teatro Olimpico, che torna in scena dall'8 marzo al 20 aprile con cinque spettacoli "di diverso stile e diversa provenienza. Ma uniti - dicono i direttori artistici Andrea Lucchesini e Lucia Bocca Montefoschi - dalla lettura in chiave moderna dei temi e dei paesi che raccontano".

Una cifra "stilistica e di qualità - aggiunge Matteo D'Amico, direttore uscente della Filarmonica - che punta a offrire spettacoli cui il pubblico può avvicinarsi con fiducia". A partire da "due dei coreografi italiani più importanti degli ultimi 40 anni" che il festival ospita quest'anno: Amodio con la sua Carmen, oggi interpretata da Anbeta Toromani (già prima ballerina dell'Opera di Tirana e nota al pubblico televisivo di Amici) e dal virtuoso cubano Amilcar Moret; e Mauro Bigonzetti con la sua coreografia più rappresentata al mondo, Mediterranea, ripresa con 20 danzatori solisti in una vera circumnavigazione della musica e delle culture del Mare nostrum. Entrambe le coreografie tornano 'in vita' grazie all'operazione della Daniele Cipriani Entertainment per "il recupero e la valorizzazione del repertorio italiano della seconda metà del '900", come già accaduto "con Coppelia e soprattutto - dice Cipriani - con Lo Schiaccianoci di Amodio, che ha toccato il record di 50 mila spettatori nel 2016-2017". La sua Carmen, che apre sullo "stesso sipario dell'Opera Comique della prima del 1875", racconta il coreografo, parte in realtà in un backstage. E 'ruba' atmosfere dalla divina Callas che cantava Anna Bolena nel '57.

"Quella sera, calato il sipario - racconta Amodio, al tempo uno dei paggetti - scese un silenzio ultraterreno in palcoscenico. Nessuno urlava, nessun macchinista correva, in un'atmosfera rarefatta in cui, per qualche istante, tutti ci trovammo sospesi". La sua Carmen, simbolo della libertà che spetta di diritto a tutte le donne costrette a sottostare ai soprusi degli uomini, è in realtà una violinista che in un dietro le quinte scorge il suo destino in alcune carte gettate in terra. Ha un fascino tale che al solo ingresso incanta "i militari vestiti alla Ugo Pratt e Corto Maltese" e letteralmente fulmina il camionista-Don Juan così ossessionato da vederla nel volto di ogni ragazza. Quasi in un fil rouge dai sapori latini, il cartellone del Festival Internazionale della Danza di Roma prosegue poi con la prima italiana dell'omaggio a Luis Bunuel della stella spagnola Miguel Angel Berna in Tierra y Alma; la Notte Tzigana con le danzatrici del Zigana Clan e la compagnia della Norman Music e l'Orchestra Tzigana di Budapest; e, per chiudere, la star mondiale del flamenco Pastora Galvan, nel nuovo spettacolo intitolato semplicemente Pastora baila.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza