È un viaggio nel senso più grande del termine. È geografico, personale e di scoperta e riscoperta, quello che Cesare Cremonini ha intrapreso, come un pilota di canzoni che dopo una partenza in solitaria incontra altri viaggiatori e navigatori come in un rally, lungo il percorso, per spazzare le nebbie e costruire il nuovo album Alaska Baby.
"Mi sono trovato pensare a oltre vent'anni vissuti con e per la musica - ha raccontato Cremonini - e i miei ultimi impegni live mi avevano portato ad Imola, regno di Vasco. Dopo 45 giorni di nebbia emiliana ho deciso di partire". Sul planisfero, il viaggio di Alaska Baby, ottavo album in studio della carriera solista di Cesare Cremonini, in uscita venerdì 29 novembre, ha preso il via da Bologna ed è terminato in Alaska, che dalla città emiliana dista 8100 km. "It's Alaska, baby, sono le prime parole che ho detto appena arrivato" ha spiegato il cantautore bolognese. Nel mezzo, Antigua e poi l'America. Quella, anche, della musica: Memphis e Nashville, dove il blues incrocia il country, passando da Tucson, Los Angeles e poi su, su, fino al grunge dei Soundgarden a Seattle. Poi, il bianco sconfinato dei ghiacci a Fairbanks. L'attesa, paziente, dell'aurora boreale e delle pedine giuste per completare un puzzle. "è stato un viaggio di introspezione - ha detto Cremonini - alla ricerca di un confine.
La strada ad un certo punto finiva con il Mar Glaciale Artico e nel frattempo era nato un disco. È stata un'esperienza di vita, mi sono buttato per vedere dove arrivavo. È un lavoro che suona come un album d'esordio, dove l'istinto è la parte più importante". Dodici, le canzoni in scaletta, da quella che dà il titolo al lavoro al completo fino a 'Acrobati', tra la ricerca di nuovo e un ritorno alle origini. Una sorta di nuovo disco d'esordio. "Mi sono spogliato di tutto - ha detto la voce delle nuove 'Ora che non ho più te', 'Ragazze facili' e tutte le altre - partendo per l'Alaska. A modo suo è stato un gesto coraggioso perché dopo il tour negli stadi e dopo Imola sarei potuto stare fermo e festeggiare a lungo. Partendo, non sapevo cosa avrei trovato, perché in realtà lo stavo cercando dentro di me". Alaska Baby è anche i compagni di viaggio di Cesare. Se al pianoforte di 'Dark room' c'è Mike Garson, 'Aurore Boreali' è anche la voce di Elisa, che a Cesare ha mandato un messaggio proprio mentre in Alaska aspettava le luci e che con lui condivide la canzone sull'album, 'San Luca' è Luca Carboni. È Bologna. "La Madonna di San Luca è un'amica per i bolognesi - ha raccontato Cremonini - che la sentono vicina a sentimenti molto umani. Vado spesso a parlarci quando esce album o parte un tour, come credo abbia fatto anche Luca in questi anni. Non poteva non esserci la sua voce su questo brano". E poi ancora, i Meduza, sulle note di 'Il mio cuore è già tuo'. Un viaggio come quello di Alaska Baby è anche un racconto per immagini, tradotto in 'Alaska Baby, il documentario', del quale Cremonini è produttore, protagonista insieme ai km percorsi e che sarà prossimamente disponibile su Disney+. 'Cremonini live 25' è invece il tour negli stadi che prenderà il via a giugno 2025, da Lignano a Roma, passando per Milano, Bologna, Napoli, Messina, Bari, Padova e Torino. Già tutto sold out tranne Bari e la seconda data romana (18 luglio).
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