Con il concerto della Severoceská Filharmonie, storica compagine ceca della città di Teplice, comincia, martedì 22 ottobre (ore 20.30) la programmazione musicale ideata per il Teatro Acacia di Napoli dall'Associazione Alessandro Scarlatti presieduta da Oreste de Divitiis.
Una
serata, realizzata in collaborazione con il CIDIM e con il
sostegno del Ministero della Cultura della Repubblica Ceca, che
offre la scena ad una delle istituzioni sinfoniche più antiche
d'Europa, diretta per l'occasione dal maestro Alfonso Scarano e
che accoglie tra le sue fila la violinista Giulia Rimonda.
"Sarà l'occasione per ascoltare - sottolinea Tommaso Rossi,
direttore artistico della Scarlatti - una eccellente violinista
come Giulia Rimonda e una orchestra di grande tradizione con un
programma di grande fascino".
Fondata nel 1831 a Teplice,
capoluogo dell'omonimo distretto nel Nord-ovest della Boemia,
l'orchestra proporrà a Napoli un programma musicale dedicato al
grande repertorio sinfonico romantico. Si comincia con
l'Ouverture in fa minore, op. 84 dall'Egmont di Ludwig van
Beethoven ispirata all'omonimo dramma di Goethe, si prosegue con
il "Concerto in sol minore per violino e orchestra n. 1, op. 26"
di Max Bruch, con la "Scozzese" ovvero la "Sinfonia n. 3 in la
minore" di Felix Mendelssohn Bartholdy, per finire con il
"furiant" (termine che identifica le vivaci ed energiche danze
tradizionali tipiche della Boemia) con cui termina la "Czech
Suite in re maggiore, Op. 39" di Antonin Dvořak.
"Il programma proposto dalla filarmonica ceca - conclude
Tommaso Rossi - è un classico del repertorio delle grandi
orchestre mitteleuropee, con autori amati dal grande pubblico
(come Beethoven, Bruch e Mendelssohn) e con, grazie alla musica
di Dvořak, un significativo riferimento alla tradizione
musicale nazionale ceca". La stagione musicale dell'Associazione
Scarlatti si realizza grazie al sostegno di diverse istituzioni,
pubbliche e private, che vanno dal MiC - Ministero della
Cultura, alla Regione Campania fino ad Intesasanpaolo, Seda
Group, Caronte e Unione Industriali di Napoli.
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