Festeggia quest' anno il mezzo secolo di attività il Quartetto Arditti, formazione di assoluto riferimento per molti autori novecenteschi e contemporanei che spesso hanno dedicato loro composizioni ai quattro musicisti capitanati dal violinista britannico Irvine Arditti.
Il gruppo sarà a Roma il 20 febbraio alle 20.30 nell' Aula Magna della Sapienza per la stagione dell' Istituzione Universitaria dei Concerti.
Il programma della serata prevede brani di Krzysztof Penderecki (Quartetto n. 2, 1968), Luciano Berio (Sincronie, 1964), György Ligeti Quartetto n. 2, 1968), James Clarke (Quartetto n. 5, 2020), Nina Senk (To see a world in a grain of sand, 2022), e Iannis Xenakis (Tetras, 1983).
Il Quartetto Arditti, completato da Ashot Sarkissjan al violino, Ralf Ehlers alla viola e Lucas Fels al violoncello, ha conquistato la fama mondiale grazie alle sue raffinate interpretazioni di musica contemporanea e del ventesimo secolo. Diverse centinaia di Quartetti per archi e altre opere di musica da camera sono state composte per l'ensemble sin dalla sua fondazione nel 1974. La formazione cerca sempre di collaborare con gli autori di cui suona le opere, ritenendolo elemento cruciale per il processo interpretativo della musica moderna. La discografia del Quartetto include più di duecento registrazioni. Negli ultimi trent'anni ha vinto numerosi premi tra cui diversi Deutscher Schallplatten Preis e il Gramophone Award come miglior registrazione di musica contemporanea nel 1999 (Elliott Carter), nel 2002 (Harrison Birtwistle) e nel 2018 (Pascal Dusapin).
L'ensemble, unico ad averlo ottenuto, ha vinto nel 1999 il prestigioso Ernst von Siemens Music Prize alla carriera.
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