Otto nuovi brani accomunati da sonorità e atmosfere che alternano il carattere intimo a una vena malinconica.
Nel disco Vagabond pubblicato da Ecm il chitarrista Dominic Miller compone un mosaico suggestivo del modo di intendere le sue composizioni come canzoni strumentali.
Per questa terzo lavoro per la prestigiosa etichetta
discografica tedesca, dopo il debutto con Silent Light nel 2017
e Absinthe del 2019, il musicista, conosciuto per lA sua
collaborazione di lunga data con Sting, ha scelto compagni di
viaggio di grande esperienza, Ziv Ravitz alla batteria e il
pianista svedese Jacob Karlzon, mentre al basso torna Nicolas
Fiszman, che suona con lui dal 2005. Ne è uscito un lavoro in
quartetto di continui scambi con richiami al jazz e alle sue
radici argentine in cui tutti hanno spazi di libertà e di
dialogo. Dietro il timbro notturno e riflessivo che lega i
brani, l'obiettivo di Miller sembra, appunto, l'equilibrio. Lui
stesso ha chiarito di non aver voluto fare un album di chitarra.
"Grazie a cantanti straordinari con i quali ho lavorato negli
anni mi vedo più come un cantautore strumentale - ha spiegato -.
E come loro, ho scelto di circondarmi dei migliori musicisti che
capiscono la linea narrativa delle 'canzoni'".
Registrato nell'aprile 2021 nel sud della Francia, Vagabond
rimanda all'opera del poeta inglese John Masefield, molto amato
dal padre di Dominic. "Anche se non mi vedo come un vagabondo -
dice - mi sento vicino alle persone che viaggiano, scegliendo
questo modo di vivere allo stare in un posto solo". Il secondo
lockdown lo ha spinto a concentrarsi sul suo ambiente in cerca
di spunti e ispirazioni per i suoi brani che lui definisce
"racconti brevi", paesaggi musicali intimi, composti in due
mesi.
Realizzato in soli due giorni - e mixato in uno - l'album è
stato supervisionato da Manfred Eicher, il fondatore della Ecm
che all'inizio di luglio ha compiuto 80 anni.
Miller è cresciuto dall'età di 10 anni tra gli Stati Uniti e
l'Inghilterra e ha lavorato con artisti del calibro di Paul
Simon, The Chieftains, Peter Gabriel, Plácido Domingo e,
appunto, Sting, di cui è il braccio destro alla chitarra e
co-autore, tra le canzoni più famose, di Shape of my heart.
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