Mentre in Europa spirano venti di
guerra, ad Ancona scoppia la pace tra Ucraina e Russia grazie
all'arte e al Teatro delle Muse. A dichiararla sono il tenore
russo Sergey Radchenko e il baritono ucraino Vitaliy Bilyy che
cantano insieme nell'Attila di Verdi che inaugura il 30
settembre la stagione lirica 2022. I due cantanti sono apparsi
uniti e amici, durante la conferenza stampa di presentazione,
parlando in russo e scambiandosi opinioni e confidenze. "Per
poter venire ad interpretare Foresto - ha dichiarato Bilyy,
punta di diamante del Teatro dell'Opera di Odessa dove vive, -
ho dovuto chiedere un permesso al ministero della Cultura e
dovrò ritornare a casa il 3 ottobre prossimo subito dopo la
replica di Attila in programma il 2 ottobre". "Io non so quando
ritornerò in Russia - ha invece precisato Randchenko - perché
quando Putin ha annunciato il reclutamento dei giovani ero già
fuori. Mi arrivano notizie contrastanti. So solo che questa
situazione è terribile e vorrei che la guerra finisse, con
Billyy ne parliamo spesso e ci confidiamo i nostri timori".
"L'arte, la musica e la cultura - concludono entrambi - è la
miglior forma di diplomazia". Del resto la stessa opera di Verdi
che si trovano a cantare insieme parla di guerra: quella tra gli
Unni e i Romani sullo sfondo del saccheggio di Aquilea del 452.
"Si tratta di un'opera piena di fuoco e di grandi sentimenti -
ha spiegato il direttore artistico della stagione Vincenzo De
Vivo - ma anche di un'opera politica che ha permesso di
riconoscere nella sua musica i valori del Risorgimento. Un'opera
che parla di noi contemporanei, di guerre, di profughi, di
stragi, di coppie e di famiglie separate dagli eventi come
quelli che stanno accadendo adesso in Europa, ma con una
speranza: perché dall'incendio di Aquileia nascerà Venezia".
Con loro ad interpretarla ci saranno, Marta Torbidoni, Alessio
Cacciamani, Andrea Schifaudo e Andrea Tabili. Il maestro Marco
Guidarini, grande esperto delle opere giovanili di Verdi,
dirigerà l'Orchestra Sinfonica 'Gioacchino Rossini' e il Coro
Lirico Marchigiano 'Vincenzo Bellini' (preparato da Riccardo
Serenelli). La regia è di Mariano Baduin, le scene di Lucio
Diana e i costumi di Marianna Carbone.
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