(di Mauretta Capuano) Insorge il mondo della cultura e aumentano le defezioni di scrittori, da Sandro Veronesi a Francesco Piccolo e da Paolo Giordano al poeta Franco Buffoni, dopo che è scoppiato del caso Roberto Saviano assente dalla Buchmesse 2024.
L'autore di Gomorra non entra nella lista della delegazione italiana che sarà all'edizione della Fiera Internazionale del Libro di Francoforte con l'Italia Ospite d'Onore, a 36 anni dall'ultima volta nel 1988 e si grida alla censura.
I social si scaldano e la questione diventa politica.
L'Associazione Italiana Editori che ha curato il programma
editoriale spiega che "non avrebbe mai permesso e non permetterà
mai ingerenze esterne rispetto alla volontà degli editori" e che
"la scelta degli autori ospiti a Francoforte è frutto "di un
proficuo dialogo e confronto con i singoli editori e agenti
letterari italiani, a partire proprio dalle loro proposte. Tra
le proposte sulla base delle quali si è costruito il programma
mancano ovviamente molti autori tra i quali, almeno fino ad
oggi, Roberto Saviano".
"Il più ignorante governo della Storia d'Italia. Fiero di non
essere nella lista Mazza" posta Saviano sui social. "Ci hanno
provato ancora a censurarmi ma non ci sono riusciti" sottolinea
lo scrittore che sarà comunque alla Buchmesse invitato dai
tedeschi e poi commenta "Ottimo lavoro Mazza", in un video su
facebook. "Le ragioni balorde e ridicole con cui il commissario
Mauro Mazza ha giustificato l'esclusione di Roberto Saviano non
mi permettono di accettare l'invito che ho ricevuto. Continua
questa pratica di ingerenza del presidente del Consiglio e dei
suoi più fidati collaboratori, accompagnata da 'putiniana
ipocrisia', su decisioni che non devono seguire logiche
politiche" dice Veronesi.
Il Pd ringrazia lo scrittore due volte Premio Strega per "il
gesto di sostegno e solidarietà a Saviano". La segretaria dem
Elly Schlein parla di "un pessimo segnale. C'è un brutto clima
verso gli intellettuali e gli scrittori, ricordiamo la censura
del monologo di Scurati". Mentre la ministra del Turismo Daniela
Santanchè definisce Saviano "il professionista del martirio, che
ignora che la Terra non gira intorno a lui". Il senatore del Pd
Francesco Verducci parla di "vergognoso ostracismo" di un "clima
di continua intimidazione" e Piero Fassino sostiene che
"escludere Saviano dalla Buchmesse è da Minculpop".
"Ritengo semplicemente che l'Italia non possa non essere
rappresentata anche dall'autore di Gomorra, un libro tradotto in
tutto il mondo (e a seguire tutti i suoi altri). Non mi sento
legittimato a rappresentare un gruppo di lavoro se manca
qualcuno che evidentemente doveva esserci" afferma Piccolo in
una lettera al direttore di Repubblica.
Se il commissario straordinario Mazza tace, il filosofo
Stefano Zecchi, testimonial di Italia Ospite d'Onore con Susanna
Tamaro e Carlo Rovelli, invita "Saviano a prendersela con la sua
casa editrice" e poi si dice convinto che tutto si risolverà in
modo onorevole". Ma Alessandro Bompieri, direttore generale News
di Rcs MediaGroup spiega: "Siamo fermamente convinti che Saviano
dovesse essere tra gli autori rappresentativi dell'Italia,
selezionati e invitati dalle nostre istituzioni" e aggiunge: in
assenza di un invito istituzionale, Fuoriscena, casa editrice
del Gruppo Rcs ed editore italiano del suo ultimo libro Noi due
ci apparteniamo, sarà felice e onorata di sostenere in ogni modo
la sua presenza a Francoforte".
Dice no a questo clima di conflitti Dacia Maraini, che sarà
protagonista di uno dei tre assolo della Buchmesse (gli altri li
faranno Claudio Magris e Alessandro Baricco). "Penso che
escludere scrittori importanti sia un grave errore. Poi ho
saputo che vengono lo stesso, invitati dalla Buchmesse, ci
troveremo lì. Non vorrei che la Fiera del Libro di Francoforte
diventasse un luogo di guerra, non ne posso più. C'è troppa
conflittualità in giro". "La censura è un errore, sempre. Come
è stato per per Scurati. Non avendo invitato Saviano lo hanno
fatto diventare un caso politico", aggiunge. Paolo Di Paolo
considera "ingiustificabile" l'assenza di Saviano. Nicola
Lagioia parla di "nuovo scivolone del governo" e Paolo Giordano,
tra gli autori che avevano declinato la partecipazione, racconta
che la prima cosa che ha fatto "è stata chiedere a Saviano se
fosse stato invitato: no. Quindi mi sono fabbricato un impegno
alternativo anch'io (c'ho judo)". Anche Antonio Scurati aveva
declinato l'invito ma sarà anche lui a Francoforte, invitato dai
tedeschi.
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