LUIGI TENCO. LONTANO, LONTANO.
LETTERE, RACCONTI, INTERVISTE, A CURA DI ENRICO DE ANGELIS E
ENRICO DEREGIBUS (Il Saggiatore 440 pp, 26 euro)
Esce il 23 gennaio un volume che raccoglie in 440 pagine le
parole scritte e pronunciate da Luigi Tenco nel corso della sua
esistenza. Un insieme di materiali in buona parte inediti - dai
temi delle elementari alle lettere, dai diari agli abbozzi di
racconti e sceneggiature, dalle interviste fino alle ultime
dichiarazioni durante il Festival di Sanremo del 1967 - che dà
forma a un'autobiografia impossibile: il racconto della sua
vita, dei suoi pensieri, delle sue emozioni e dei suoi incontri
attraverso la sua stessa voce.
C'è un ragazzo all'inizio di questo libro chiamato Luigi. Lo
osserviamo crescere, imparare a suonare il sax, la chitarra e il
pianoforte, mettere in piedi una jazz band con i suoi amici,
partire per il servizio militare, avere nostalgia di casa e di
sua madre. Lo guardiamo iniziare a comporre canzoni e poi
provare a cantarle, con la timidezza e la trepidazione dei
ventenni; riuscire nell'impresa di incidere un disco e
ascoltarlo trasmesso in radio. Lo vediamo infine combattuto tra
la ricerca del successo e l'intransigenza, andare in
televisione, rilasciare interviste su interviste, cimentarsi
come attore; innamorarsi, ogni volta perdutamente.
Di quasi ogni fase della sua breve vita, Luigi Tenco ci ha
lasciato una traccia, un testo, una dichiarazione, concedendoci
così di guardare al di là delle parvenze di riottosità e
malinconia con cui è stato a lungo identificato. Quest'opera ci
permette di conoscere da vicino e nella sua evoluzione una
figura creativa e piena di desideri, anticonformista e in
anticipo sui tempi, umile e allo stesso tempo consapevole del
potere delle parole e delle canzoni.
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