(di Mauretta Capuano)
Non passa sotto silenzio e scoppia un
caso politico l'assenza del ministro della Cultura Gennaro
Sangiuliano alla serata finale, il 4 luglio, del Premio Strega
2024, dove era stato invitato. Protagonista allo Strega 2023 di
un siparietto sui libri e la lettura, rimbalzato sui social per
settimane, il ministro è stato evocato con qualche frecciatina
da Geppi Cucciari all'apertura della serata finale del premio
al Museo etrusco di Villa Giulia.
"Applaudite che non possiamo coprire i fischi" ha detto
scherzando la Cucciari - per la quarta volta consecutiva alla
conduzione della finale dello Strega, questa volta con Pino
Strabioli - facendo riferimento ai fischi alla serata di Gala di
Taobuk poi tagliati nella puntata trasmessa dalla Rai. E verso
la fine della cerimonia la conduttrice ha affermato: "non
abbiamo la gioia di ospitare persone del governo" e poi
rivolgendosi al
presidente della commissione Cultura della Camera Federico
Mollicone ha aggiunto: 'Una domanda a piacere dica quello che
crede'.
Mollicone il giorno dopo commenta: "non ho nulla da dire della
conduzione di Cucciari e Strabioli, che è stata divertente
aldilà delle solite frecciatine che fanno parte della satira
perché espresse in modo garbato". Ma il presidente della
Commissione Cultura se la prende con "alcuni giornali che ormai
non solo inventano ma censurano notizie vere, cioè due
importanti provvedimenti approvati dalla Commissione Cultura
all'unanimità: il parere con osservazioni sul Piano Nazionale
della Lettura e il bando 'Ad alta voce', inventato da me nella
scorsa legislatura e inserito nella legge sul libro della
collega Flavia Piccoli Nardelli" di cui ha parlato sul palco
dello Strega.
Grande assente alla serata anche il commissario straordinario
per il governo alla prossima Buchmesse Mauro Mazza, dove
l'Italia sarà Ospite d'Onore, coperto di critiche per il mancato
invito alla Fiera di Francoforte di Roberto Saviano che ha
portato al ritiro di altri scrittori, tra cui Sandro Veronesi.
"Sangiuliano ormai cammina rasente ai muri, un fantasma. Fischi
e gaffe non gli consentono di partecipare a importanti
appuntamenti culturali italiani" dice la capogruppo democratica
nella commissione cultura della Camera, Irene Manzi. "Molto
grave che ieri sera il ministro della Cultura e il commissario
straordinario alla Buchmesse non fossero presenti al premio
Strega. Per quali ragioni - chiede la dem - Mazza e Sangiuliano
hanno disertato uno dei più importanti premi letterari italiani?
Impegni istituzionali o personali permalosità?".
Più pacata, come è nel suo stile, la vincitrice di questa
edizione dello Strega Donatella Di Pietrantonio che dice
all'ANSA: "non conosco le motivazioni dell'assenza del ministro
Sangiuliano. Certamente per quello che è il più prestigioso
premio letterario italiano una presenza del massimo
rappresentante istituzionale della cultura sarebbe stata
assolutamente auspicabile. Ce la siamo cavata lo stesso".
"Un ministro della Cultura che diserta il premio Strega non si
era mai visto. È molto grave che il Ministro Sangiuliano non si
sia presentato alla serata di assegnazione del Premio Strega,
evento centrale del patrimonio culturale italiano. Una totale
mancanza di rispetto per il mondo del libro" tuona invece il
capogruppo di Avs Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo
Misto del Senato. "La gaffe dello scorso anno allo Strega sui
finalisti non letti, i recenti fischi a Taormina, le ripetute
brutte figure ci dicono che il ministro Sangiuliano non è in
grado di rappresentare in maniera adeguata la cultura italiana"
aggiunge in una nota.
Non esita a farsi sentire anche il governatore della Regione
Campania Vincenzo De Luca nella sua diretta Facebook del venerdì
: "Sangiuliano non ci fa mancare note di allegria e
divertimento". E incalzando sulle ultime gaffe del ministro:
"noi con grande gioia anche oggi partiamo con il nostro
bastimento della Regione, seguendo la rotta tracciata da Galileo
Galilei e arriveremo anche noi a piantare l'ascia di Times
Square sulla Tiburtina. Prendiamola così altrimenti la vita
diventa triste".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA