Torna dal 26 al 29 settembre, a Bologna, il Festival Francescano.
Il tema dell'edizione numero
16 sarà 'Attraverso ferite', riferimento agli 800 anni delle
stimmate ricevute da San Francesco e occasione per "una profonda
riflessione sulle ferite e sul dolore che ogni giorno
attraversano il mondo, nel richiamo alla figura storica,
spirituale e rivoluzionaria di San Francesco e al suo messaggio
universale".
In programma, in Piazza Maggiore, oltre 100 incontri,
iniziative, presentazioni di libri ed eventi on stage a partire
da "Francesco, dalle cicatrici alle stimmate" convegno
introduttivo che apre il Festival e che coinvolgerà il
medievalista Jacques Dalarun, massimo conoscitore dell'opera di
San Francesco, i ricercatori Pierluigi Licciardello e Pietro
Delcorno, la storica dell'arte Rosa Giorgi.
Al Festival, tra gli altri, gli psicoterapeuti e scrittori
Massimo Recalcati e Stefania Andreoli; Frate Paolo Benanti,
consigliere di Papa Francesco sui temi dell'intelligenza
artificiale e dell'etica della tecnologia; il giornalista e
podcaster, Pablo Trincia, l'ex ministro della Giustizia e prima
donna a presiedere la Corte Costituzionale Marta Cartabia che
commenterà il III Canto del Purgatorio della Divina Commedia per
parlare di giustizia terrena e divina.
Fra i diversi appuntamenti, ancora, il confronto su
emigrazione, emarginazione e dialogo interreligioso tra il
cardinale di origini algerine Jean-Marc Aveline, dal 2019
arcivescovo di Marsiglia, fra Francesco Patton, Custode di Terra
Santa e fra Stefano Luca, responsabile del dialogo ecumenico e
interreligioso per il Vicariato Apostolico dell'Arabia
Meridionale.
Sul tema della prevenzione e del contrasto della violenza
sulle donne, e di quali leggi e nuove culture potranno garantire
pari opportunità per tutti interverranno il cantante Giovanni
Caccamo con la Nazionale Italiana di Basket con Sindrome di
Down, la conduttrice del programma di Rai3 "Sulla via di
Damasco" Eva Crosetta e l'avvocata e attivista Cathy La Torre.
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