di Amalia Angotti
Sono ancora aperti i giochi nella
scelta del nuovo direttore del Salone del Libro, che affiancherà
fino a maggio e poi sostituirà Nicola Lagioia. La macchina è in
moto, ma i tempi sono incerti. La cabina di regia dovrebbe
riunirsi la prossima settimana, ma per il momento una
convocazione non c'è. L'idea continua a essere quella di
arrivare alla nomina entro fine anno, anche se non c'è alcuna
certezza neppure su questo.
Il 12 dicembre è scaduto il tempo per presentare la
manifestazione di interesse alla guida del Salone del Libro dal
2024 al 2026: sono arrivate cinquanta candidature, ma non è
ancora stata fatta la selezione. Bisognerà verificare i
curricula e vedere quanti effettivamente hanno i requisiti
richiesti. La scelta del direttore toccherà al comitato di
indirizzo, di cui fanno parte l'associazione Torino Città del
Libro (che esprime tre voti), il Circolo dei Lettori (due voti),
la Regione Piemonte e il Comune di Torino (un voto ciascuno).
I nomi in ballo sono tanti. Molti considerano favorito lo
scrittore torinese Paolo Giordano. Il suo nome circolava già
prima della manifestazione di interesse, come quello della
scrittrice e conduttrice radiofonica Loredana Lipperini. Si
parla anche di Giuseppe Culicchia, scrittore torinese e
consulente storico del Salone del Libro, che conosce bene la
macchina organizzativa, e della direttrice del Circolo dei
Lettori Elena Loewenthal. Si fa il nome di Bruno Ventavoli,
responsabile dell'inserto Tuttolibri della Stampa. Ha presentato
la candidatura Oliviero Ponte Di Pino, torinese, una lunga
esperienza nel mondo dell'editoria, per dieci anni direttore
editoriale di Garzanti e da dieci alla guida del programma di
Bookcity Milano. Nella lista figura anche il nome di Gianni
Oliva, ex assessore regionale alla Cultura nelle Giunte di
centrosinistra. Non si è presentato, come aveva annunciato,
Lagioia che sta lavorando alla prossima edizione in programma
dal 18 al 22 maggio all'Oval Lingotto.
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