(di Mauretta Capuano) ''Per me il libro è una cosa importantissima.
E' l'ossigeno della spiritualità.
Leggere è
fondamentale e noi dobbiamo fare molto di più affinché la gente
legga. Affinché si abbia un po' meno lo smartphone in mano e si
ritorni alla cultura del libro perchè è bello leggere qualsiasi
cosa'' spiega il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano nel
giorno in cui è forte la preoccupazione di tutta la filiera del
mondo del libro per l'ipotesi di cancellazione della 18App.
Sangiuliano in visita ufficiale a Più libri più liberi alla
Nuvola dell'Eur a Roma
fa un giro tra gli stand della Fiera della piccola e media
editoria dove è stato più volte, ma questa è la prima in veste
di ministro.
Acquista dei volumi e vuole assolutamente pagarli, al massimo
accetta lo sconto. Si ferma alla Treccani, allo stand del Centro
per il Libro e la Lettura. E poi di Gallucci, di Guida Editori,
di Eclettica Edizoni, di Gog Edizioni e anche di Edizioni Henry
Beyle. Si fa fotografare sotto il poster di Roger Scruton allo
stand Historica-Giubilei Regnani. Si sofferma su 'Manifesto dei
conservatori' di Prezzolini, con la sua prefazione e su 'Stato e
Nazione. Hegel oltre il suo tempo'.
"Dei libri possiamo parlare quanto vuole, vogliamo parlare di
Eschilo, del Prometeo incatenato?" dice il ministro schivando
più volte la questione dell'emendamento.
"L'editoria è il punto su cui dobbiamo focalizzare grandi
sforzi, del resto i grandi editori sono nati perché ci sono
stati piccoli editori che pian piano, mettendo in campo delle
idee, storie, racconti, narrazioni, sono riusciti a creare
grandi gruppi editoriali" sottolinea. "E' preziosissima la
piccola editoria perché il pensiero discordante, plurale, non
uniformato molto spesso trova sfogo grazie alla piccola
editoria. Ricordo per esempio quando Tullio Pironti per la prima
volta portò in Italia uno sconosciuto egiziano che si chiamava
Nagib Mafuz che poi ha vinto il Premio Nobel per la
letteratura". Bisogna approcciare la letteratura, sostiene
Sangiuliano, "anche attraverso le nuove tecnologie però io penso
che il sapore, quella spiritualità che viene dal libro cartaceo
non si percepisce in nessun altro modo. Leggendo di più si
matura come persona. Cresce la consapevolezza dell'essere
cittadini anche attraverso la lettura" spiega il ministro che
nel suo percorso tra gli stand racconta aneddoti come quello di
un giovane tassista laureato in filosofia che non trovando di
meglio da fare ha iniziato a fare questo onestissimo lavoro e ha
scritto il libro 'Visti dallo specchietto'. Alla fine, prima di
andarsene, prende la macchina fotografica a un fotografo e
immortala lui i giornalisti.
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