(dell'inviata Mauretta Capuano) Si ferma la crescita dell'online che proseguiva ininterrotta dal 2019, mentre le librerie fisiche continuano a recuperare terreno dopo il crollo nel 2020 a causa delle chiusure dovute alla pandemia.
A livello di quote, le librerie superano la metà delle vendite con il 52,4%, l'online si ridimensiona al 43%, la grande distribuzione cala ancora fino al 4,6%.
Ma sul mercato dei libri nei primi quattro mesi del
2022 pesano le difficoltà del contesto economico. Questo secondo
i dati rielaborati dall'Associazione Italiana Editori-Aie su
rilevazioni Nielsen BookScan, presentati il 20 maggio al Salone
Internazionale del Libro di Torino, a un convegno su 'Il mercato
del libro nei primi quattro mesi del 2022. Nuovi generi e
formati, la rivoluzione dei canali e social network: dove va
l'editoria'. Un incontro a cui hanno partecipato i maggiori
rappresentanti del mondo del libro in Italia Stefano Mauri
(GeMS), Antonio Sellerio (Sellerio Editore) ed Enrico Selva
Coddè (Gruppo Mondadori), Lorenzo Armando (Lexis Compagnia
Editoriale in Torino), Laura Donnini (HarperCollins Italia),
Sandro Ferri (Edizioni E/O), Renata Gorgani (Editrice Il
Castoro) e Giuseppe Laterza (Editori Laterza) e da cui è venuto
fuori un appello per sostenere le librerie indipendenti.
"C'è una buona e una cattiva notizia. La buona è il recupero
delle librerie di catena che non era scontato fino a giugno
dell'anno scorso. La cattiva notizia è il calo delle librerie
indipendenti per cui il piano inclinato continua. Bisogna fare
qualcosa di francese a loro sostegno, mi riferisco al sostegno
che dà il governo francese alle librerie di qualità" ha
sottolineato Stefano Mauri. "Questo ministro della Cultura,
Dario Franceschini, è l'unico che ha fatto politiche a favore
del libro seriamente. La App18, l'equiparazione dell'Iva per
ebook e libro fisico, i 30 milioni per le biblioteche Adesso il
fuoco deve essere sulle librerie indipendenti perché la
bibliodiversità è fondamentale" ha poi spiegato.
Anche Giuseppe Laterza ha fatto presente che "il mercato vive
nella diversità. Dobbiamo chiedere con forza al governo, non
solo a Franceschini, di selezionare le librerie fisiche. Il
problema è la bibliodiversità e il libro è uno strumento di
coesione sociale".
Sandro Ferri ha posto l'accento sul "problema della
distribuzione, che dovrebbe arrivare a raggiungere tutte le
librerie nel paese, anche quelle più periferiche. Sarei anche
favorevole a limitare la 18App solo alle librerie fisiche,
incentivando così i giovani ad andare nelle librerie
indipendenti". D'accordo "che si dovrebbe fare di più per le
librerie fisiche e indipendenti" Antonio Sellerio e anche che
bisognerebbe "restringere la App 18 alle librerie fisiche perché
porterebbe i ragazzi appena maggiorenni a frequentale" .
Selva Coddè si è soffermato soprattutto sui canali e ha
sottolineato come "rispetto a questi primi mesi del 2022 abbiamo
avuto una flessione rispetto al 2021 ma, rispetto al 2019, una
crescita che oramai possiamo dare per consolidata. Il dato
nasconde delle evoluzioni a livello di canali: è vero che c'è un
calo dell'online nel 2022 rispetto al 2021, ma comunque siamo su
livelli molto più alti del 2019. In questo contesto, alcuni
canali fisici reagiscono, ma non c'è un trend unico in questo
senso".
Armando non ha nascosto di essere "uno di quei piccoli editori
che dipendono da Amazon per oltre il 50% delle loro vendite". La
Donnini ha invitato a rivolgere lo sguardo ai giovani:" hanno
ricominciato a leggere, fanno comunità ma stanno modificando in
maniera radicale il modo di comprare i libri. Il social non
maneggiabile è Tik Tok. E' un fenomeno che non riusciamo a
governare, ma di cui dobbiamo stare attenti. Il nostro mestiere
lo dobbiamo cambiare".
I "ragazzi leggono eccome" ha spiegato Gorgani ma, "di fronte al
loro autonomizzarsi su questo fronte dovremmo farci una domanda.
Cosa abbiamo sbagliato? Perché non siamo stati capaci?".
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