MARCO BARDAZZI, HO FATTO TUTTO PER ESSERE FELICE.
ENZO PICCININI, STORIA DI UN INSOLITO CHIRURGO (Bur Rizzoli, pp.240, 16 euro) Curare i pazienti "mettendoci il cuore", sapendo di avere di fronte una persona prima che un malato e seguendo un "metodo" basato sull'empatia e sulla condivisione del dolore e della paura: così lavorava Enzo Piccinini, chirurgo dell'ospedale Sant'Orsola di Bologna, scomparso tragicamente nel 1999 all'età di 48 anni in un incidente stradale, la cui storia è raccontata da Marco Bardazzi nel libro "Ho fatto tutto per essere felice" edito da Bur Rizzoli.
Un chirurgo "insolito" lo definisce
Bardazzi, giornalista e comunicatore d'impresa, sottolineando le
qualità umane accanto a quelle professionali di un medico capace
di lasciare un segno positivo in chiunque avesse a che fare con
lui, come testimoniato dalle oltre 7000 persone che affollarono
la basilica di San Petronio a Bologna e la piazza antistante per
dargli un ultimo saluto il giorno dei funerali nel maggio del
'99.
L'autore nel libro racconta Piccinini come medico e uomo,
soffermandosi sull'amicizia con Luigi Giussani e sull'impegno
nel movimento di Comunione e Liberazione, ma anche sulla sua
attività di educazione e testimonianza per i più giovani. Di
certo, ancora oggi Piccinini non è stato dimenticato: mentre il
suo esempio e il suo metodo (il "metodo Enzo") vengono portati
avanti in una scuola di medici e ricercatori, la Chiesa ha
riconosciuto l'eccezionalità di una vita dedicata agli altri
proclamandolo "servo di Dio" e avviando un processo di
canonizzazione.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA