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Boldi, 'a Natale sarò un ministro ex sessantottino'

Boldi, 'a Natale sarò un ministro ex sessantottino'

"A ottant'anni rimpiango solo i premi che non ho avuto"

ROMA, 28 settembre 2024, 18:36

di Francesco Gallo

ANSACheck
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Massimo Boldi, vera e propria maschera della commedia italiana del dopoguerra, a quasi ottant'anni (li compirà il 23 luglio del prossimo anno) sembra del tutto soddisfatto di sé. A dicembre sarà protagonista del film 'A Capodanno tutti da me', nei panni di un personaggio tra il divertente e il malinconico, ("non è un cinepanettone" ci tiene a sottolineare), si sente poi amatissimo dal suo pubblico ("anche dai giovanissimi e dagli extracomunitari"), unico suo rimpianto, quello di non aver ricevuto premi davvero importanti.

"Ho appena girato 'A Capodanno tutti da me' di Toni Fornari e prodotto da Pirazzoli, in uscita prima di Natale, che non è il solito cinepanettone - dice all'ANSA l'attore -. Nel cast anche Nancy Brilli, Massimo Ceccherini e Paolo Conticini. Interpreto Lorenzo, un senatore della Repubblica che compie 75 anni il 31 dicembre 2024 e, in questa occasione, fa una festa a casa. È un ex sessantottino che è riuscito a fare carriera, uno che non è né di destra né di sinistra, un personaggio tra il drammatico e il divertente, insomma non è più Cipollino per intendersi".

Cosa succede in questo Capodanno?

"Che a questa festa Lorenzo riunisce molti di quelli che nel '68 come lui credevano e lottavano per un mondo migliore. Tutta gente che lui in qualche modo ha tradito con una carriera senza scrupoli. Ora a Capodanno si troverà in una situazione imbarazzante, che ovviamente non posso rivelare, tanto da dover chiedere loro scusa. Insomma un finale melanconico, ma anche divertente".

A proposito di politica, cosa è successo con la premier Meloni?

"A Ferragosto ho avuto una piacevole sorpresa, ho ricevuto un suo messaggio diauguri a cui ho risposto purtroppo pubblicamente. Si sono scandalizzate tutte le forze d'opposizione, mi hanno dedicato copertine dei giornali e servizi in tv. E tutto questo solo per aver augurato buon Ferragosto".

Ci sono insomma gli odiatori?

"Quando giro per strada sono osannato, specialmente dai giovanissimi e anche da molti extracomunitari che sono i miei primi fan. Tutte persone che mi amano, ma poi magari trovi quelli che ti sputtanano sui social".

È vero che in Italia chi non si schiera politicamente nel mondo dello spettacolo non ha vita facile?

"Questa non è certo una novità, è sempre stato così". Un bilancio a quasi ottant'anni? "È più che positivo, anche se mi dispiace di non aver mai ricevuto premi importanti, come un Leone d'oro o un Golden Globe, ho avuto solo qualche premio alla carriera, ma in ambito locale".

Rimpianti di quando era un giovane batterista?

"No, nessuno. La mia vita è stata tutta un'avventura ed è capitato tutto per caso. Penso ai grandi amici che ho incontrato, come Jannacci, Cochi e Renato e Villaggio al Derby Club".

Cosa non le piace del mondo dello spettacolo?

"Le critiche troppo negative che buttano giù un artista anche se dalla sua parte ci sono incassi straordinari. Basti pensare a quello che abbiamo fatto io e Christian De Sica in 25 anni".

Com'è cambiato il cinema oggi?

"Il Covid ha praticamente ucciso la sala e la gente non ha più la voglia di andare al cinema. Tutti si sono rifugiati nelle piattaforme che non si sa poi se le cose che trasmettono piacciono o no. Insomma non trovi più il pubblico che ti dice: 'Sai, ho visto il tuo film ieri sera e mi è piaciuto'. E questa è una cosa davvero brutta".

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