La parola passa a Amber nel processo Depp contro Heard: l'attrice di "Aquaman" sarà la prima testimone a deporre quando lunedì, in un aula di tribunale di Fairfax in Virginia, riprenderà il dibattito sulla causa per diffamazione intentata dall'ex marito Johnny Depp per via di un editoriale sulla violenza domestica da lei firmato e pubblicato nel 2018 sul Washington Post.
L'ex Jack Sparrow del fortunato franchise "I Pirati dei Caraibi" vuole 50 milioni di dollari di danni, sostenendo - è questo il nodo chiave dell'azione legale - che Amber con quell'articolo gli ha rovinato la carriera, pur non avendolo mai menzionato esplicitamente nel testo dell'articolo, in cui la donna si autodenuncia come vittima di un partner violento.
Johnny è stato per tre giorni di seguito alla sbarra e la
testimonianza della sua ex moglie sarà prevedibilmente
altrettanto intensa.
Non deporranno invece, a dispetto delle attese dei tabloid,
né James Franco né Elon Musk: entrambi erano sulla lista dei
testimoni di Amber diffusa all'inizio del processo, ma a quanto
ha appreso il "New York Post" non saranno ascoltati. Franco,
candidato all'Oscar per "127 Ore" e sospettato da Depp di essere
andato a letto con la Heard, era stato coinvolto nella causa
londinese di Depp contro il britannico "Sun" sulla base di un
articolo in cui il tabloid britannico lo aveva definito "uno che
picchia le mogli".
Quanto a Musk, che dal maggio 2016 all'agosto 2017 aveva
avuto una relazione con la Heard (lei però lo considerava solo
un "riempitivo", ha dichiarato al processo l'ex agente di Depp e
di Amber, Christian Carino), potrebbe esser stato lui l'origine
dell'offerta da 500 mila dollari alla American Civil Liberties
Union fatta a nome di Amber per aiutare l'attrice a mantenere
l'impegno di donare metà degli alimenti scaturiti dal divorzio
di Depp - 3,5 milioni di dollari su un totale di 7 milioni -
all'associazione libertaria per i diritti civili.
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