MACBETH, l'opera forse più demoniaca di William Shakespeare, ha fatto un piccolo miracolo, quello di dividere artisticamente la coppia dei fratelli Coen, ovvero Joel e Ethan, autori di opere cult come FARGO e NON È UN PAESE PER VECCHI. E, proprio come nell'opera shakespeariana il film, a firma del solo Joel Coen, ha una donna come motore. E non una donna qualsiasi ma il quattro volte premio Oscar Frances McDormand, che nel 2016 chiese dal marito regista Joel di prendere in considerazione la possibilità di dirigerla nel ruolo di Lady Macbeth. È quanto ha raccontato in un'intervista al Los Angeles Times il regista che ha poi sottolineato come la sua volontà di fare un film senza il fratello, sia nata dopo l'ultimo loro lavoro: LA BALLATA DI BUSTER SCRUGGS del 2018. "Sapevo allora - ha detto - che avrei diretto il prossimo film da solo. Se avessi lavorato con Ethan non avrei certo fatto MACBETH, poiché non sarebbe stato interessante per lui". Il film, dal 14 gennaio su Apple TV, con la splendida fotografia di Bruno Delbonnel e con la coppia centrale composta da Denzel Washington (che ha appena vinto il Golden Globe) e la McDormand , rispettivamente nei ruoli di Macbeth e Lady Macbeth, racconta la tragedia più breve del Bardo e lo fa in un'atmosfera noir tra Dreyer e Murnau. Insomma un coraggioso salto nel passato con uno sguardo al cinema classico da parte di Joel, impensabile per chi si è nutrito dei suoi film. Intanto la critica americana ha premiato MACBETH sia per la sceneggiatura non originale a firma di Joel Coen, che per il fatto di aver invecchiato la coppia maledetta rendendola più attempata e dunque ancora meno glamour di quanto l'avesse pensata Shakespeare. Girato nel 2020 a Los Angeles con una interruzione - causa pandemia COVID-19 - il film non ha praticamente esterni essendo stato realizzato interamente nei teatri di posa. MACBETH vola comunque sul sito di Rotten Tomatoes con una percentuale del 94% di consensi da parte della critica. A fare da volano Denzel Washington, Macbeth metafisico e monumentale, e ovviamente Frances McDormand più che credibile nei panni di una dark lady che assiste all'inevitabile venir meno della ragione del marito, fragile come sa esserlo solo un uomo, ma anche attori come Alex Hassell nei panni di Ross e, soprattutto, Kathryn Hunter, attrice di teatro inglese di origine greca nel ruolo della più sulfurea delle streghe. Su tutto il film, infine, una cura estetica e formale da parte di Joel Coen che ci porta dentro il meraviglioso sogno-incubo di questo dramma, archetipo della brama di potere senza alcun limite.
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