Un 'racconto' struggente e duro quanto realistico ambientato nel giorno di Halloween, con protagonisti una madre tradita, ferita e arrabbiata (interpretata da un'intensa Elena Arvigo), una figlia a cui manca il papà, ansiosa di andare a festeggiare la 'festa dei morti' in piazza vestita da fantasmino/zombie e un padre separato che non ha rispettato un impegno.
Sono i personaggi di Zombie, il corto di Giorgio Diritti (reduce dal successo internazionale di Volevo nascondermi con Elio Germano, Orso a Berlino per il miglior attore), presentato alla Mostra del Cinema di Venezia come evento speciale di chiusura della Settimana Internazionale della Critica nella sezione SIC@SIC - Italian Short Cinema.
"Il progetto nasce da un lavoro fatto alla fondazione Fare
cinema di Bobbio creata da Bellocchio - spiega all'ANSA Diritti
-. Il tema che affrontavo con i ragazzi, in un corso di
scrittura e regia, erano i rapporti figli-genitori. E' venuto
naturale chiedere loro di scrivere qualcosa della dimensione
famigliare e molti dei soggetti avevano un collegamento con
sofferenze di questo tipo vissute o di cui erano stati
testimoni. Il soggetto scelto è quello che ha fatto nascere
Zombie''.
Quello che ha spinto Diritti a esplorare i comportamenti di
alcuni genitori in conflitto tra loro, con i figli che rischiano
di subire un'alienazione parentale, "era porre l'attenzione su
quanti bambini ed ex bambini ora adulti si portino addosso un
bagaglio di sofferenze e difficoltà per cose di questo tipo,
subite molti anni prima. Sono traumi ingombranti che ti porti
addosso tutta la vita. Il fatto di diventare strumento nella
guerra fra genitori fa sì che ci si trovi in uno spaesamento in
cui sembra che l'affettività sia legata al dover andare contro
qualcun altro e la fiducia rispetto alle relazioni diventa
difficilissima".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA