Convince e s'inserisce nella rosa dei favoriti per un premio a Venezia 74 il francese La Villa di Robert Guediguian.
Con stile semplice, ma emozionante, Guediguian mette in scena
un dramma familiare in cui la politica e l'attualità sociale
diventano metafore di un mondo francese e dunque europeo che ha
smarrito ideali di fraternità e uguaglianza.
In un borgo marino vicino Marsiglia si riuniscono i membri di
una famiglia attorno all'anziano capostipite che sta per morire.
C'è il fratello (Gerard Meylan) che fa il 'badante' al padre,
quello depresso e sarcastico (Jean Pierre Darroussin) che ha
perso la voglia di combattere per gli ideali della classe
operaia e la sorella (Ariane Ascaride, la moglie e musa del
regista), attrice teatrale che odia il luogo dove per un
incidente morì la sua bambina.
La fine della vita del padre sembra la fine di un mondo, fin
quando tre bambini profughi, ricercati dalla polizia francese
che li vuole rispedire in patria, sembrano illuminare di nuovo
quelle vite.
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