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La Villa, tra famiglia e politica

La Villa, tra famiglia e politica

Convince l'affresco di Guediguian di un mondo in declino

VENEZIA, 03 settembre 2017, 20:08

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Convince e s'inserisce nella rosa dei favoriti per un premio a Venezia 74 il francese La Villa di Robert Guediguian.


    Con stile semplice, ma emozionante, Guediguian mette in scena un dramma familiare in cui la politica e l'attualità sociale diventano metafore di un mondo francese e dunque europeo che ha smarrito ideali di fraternità e uguaglianza.


    In un borgo marino vicino Marsiglia si riuniscono i membri di una famiglia attorno all'anziano capostipite che sta per morire.
    C'è il fratello (Gerard Meylan) che fa il 'badante' al padre, quello depresso e sarcastico (Jean Pierre Darroussin) che ha perso la voglia di combattere per gli ideali della classe operaia e la sorella (Ariane Ascaride, la moglie e musa del regista), attrice teatrale che odia il luogo dove per un incidente morì la sua bambina. La fine della vita del padre sembra la fine di un mondo, fin quando tre bambini profughi, ricercati dalla polizia francese che li vuole rispedire in patria, sembrano illuminare di nuovo quelle vite.
   

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