Quanto può un insulto far capire il destino di un paese complicato come il Libano? Tanto se si vede The Insult di Ziad Doueiri, film franco-libanese in concorso a Venezia e applaudito dalla stampa.
Un legal-drama pieno di ritmo e buona scrittura su un contenzioso futile: un tubo di scarico di un balcone non a norma.
Il balcone è di proprietà di Toni (Adel Karam), libanese
cristiano che fa il meccanico e vive con la bella moglie
incinta. Il capomastro palestinese Yasser (Kamel El Basha) viene
invitato da Toni a risolvere il problema, ma alla frase "Sharon
doveva sterminarvi tutti" esplode e con un pugno rompe due
costole all'uomo. La vicenda finisce in tribunale, ma il
processo, nato in sordina, diventa protagonista sui mass media.
Yasser, arrestato, scoprirà che dietro l'odio di Toni verso i
palestinesi c'è un pezzo di storia di questo paese che non si è
mai davvero pacificato. Entrambi dovranno riconsiderare la loro
vita e i loro pregiudizi.
A produrre il film Julie Gayet, compagna di Hollande.
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