Versatile, poliedrico, sorprendente
artista e grandissimo collezionista d'arte antica. La Direzione
regionale Musei nazionali del Lazio apre un'importante finestra
dedicata alla figura straordinaria di Eugene Berman, con una
mostra che si apre venerdì 10 gennaio al Museo archeologico
nazionale dell'Agro Falisco e Forte Sangallo di Civita
Castellana, in provincia di Viterbo.
Curata da Elisabetta Scungio, Sara De Angelis e Monica
Cardarelli, l'esposizione offre una panoramica inedita su
Berman, esplorando come la sua pratica artistica e la sua
collezione si intrecciano in un dialogo unico e profondo. La
mostra propone una selezione di opere significative realizzate
dall'artista, dalla pittura al teatro, affiancate da alcuni dei
pezzi più rappresentativi della sua caleidoscopica collezione
privata, arricchita da reperti archeologici e oggetti
provenienti da tutto il mondo.
Da tempo custoditi nei depositi del Forte Sangallo, gli
oggetti e le opere di Eugene Berman sono articolati in un
percorso espositivo che include ricostruzioni evocative di
alcuni angoli della casa-museo romana dell'artista e
installazioni multimediali. La mostra, spiegano le curatrici,
rappresenta così un'occasione per valorizzare una sezione dei
depositi museali custoditi nelle celle del monumento,
solitamente celata al grande pubblico e per riscoprire un
artista ecclettico del '900, "evidenziando il ruolo strategico
del Museo archeologico nazionale dell'Agro Falisco come punto di
riferimento e luogo d'incontro per la divulgazione del
patrimonio culturale sul territorio, affiancando ai reperti
archeologici, presentati nel percorso espositivo permanente del
museo, le collezioni storico artistiche, grafiche e
etnografiche conservate a vario titoli all'interno dei suoi
spazi".
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