"La contaminazione è l'arte.
Questa mostra a Napoli si inserisce pienamente nel solco della comprensione, nell'attuazione della cosiddetta 'terza missione' di apertura alla società; un vero laboratorio cioè luogo in cui più persone collaborano".
Così Giuseppe Gaeta, direttore
dell'Accademia di Belle Arti, nell'inaugurazione della mostra
'Germogli' (fino all'8 marzo), rassegna di video e film
sperimentali realizzati da giovani artisti cinesi, a cura di
Rosario Scarpato e Chen Zhuo, in collaborazione con l'Istituto
Confucio. L'allestimento è di Enzo Gagliardi che spiega: "Lo
scenografo non è un'artista, ma un operatore al quale viene
raccontata una storia ed egli crea un habitat ad hoc. Vi sono
elementi che richiamano la cultura cinese, oltre agli
ideogrammi, come il color prugna, il legno che richiama il bambù
o anche i monitor intesi come espressione dell'arte moderna".
"L'importante - aggiunge Gagliardi - è far venir fuori
l''invisibile', la parte intima dei ragazzi dell'Accademia,
coinvolgendoli".
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