RAMONA di Andrea Bagney è una romantic comedy piena di verve che viene dalla Spagna e che ricorda tanto, e senza nasconderlo, i film di Woody Allen e Billie Holiday. In concorso in questa 17/a edizione della Festa di Roma, il film, quasi totalmente in bianco e nero, racconta una storia d'amore piena dell'ansia dei due protagonisti. Ovvero Ramona (Lourdes Hernández, nota cantautrice spagnola) e Bruno (Bruno Lastra). La prima, dopo essere stata a lungo a Londra, è tornata a Madrid e vive facendo traduzioni e aspirando di fare l'attrice, unica costante della sua vita: Nico (Francesco Carril) con cui sta da quando aveva 17 anni e che fa il cuoco. Bruno, almeno inizialmente, è solo un uomo che Ramona incontra al bancone di un bar e con cui condivide, oltre che un caffè e qualche birra, subito ansie, nevrosi e coscienza ecologista. Si capisce subito che tra Ramona e Bruno c'è alchimia e che potrebbero andare lontano. Almeno questo vale per Bruno che si innamora subito di lei, ma viene anche decisamente rifiutato. Il destino vuole che solo il giorno dopo i due si incontrino al provino di Ramona per un film di cui, guarda caso, Bruno è il regista esordiente. Manco a dirlo lui la sceglierà subito per il ruolo della protagonista, ma Ramona, che non ha un carattere facile e le sue fedeli nevrosi, rifiuterà: non ce la fa a lavorare con un regista che dice di amarla. "Quando c'è un dubbio, di solito è un no", spiega Ramona a Bruno riguardo al suo approccio alla vita.
Dice oggi alla Festa di Roma Andrea Bagney: "È vero mi piacciono Woody Allen e Billy Wilder, ma questo film è anche un omaggio alla mia città e comunque un lavoro che mi permetteva di esordire senza troppe difficoltà". Tracce di biografismo in RAMONA? "In realtà non ho mai voluto essere un'attrice, ma devo confessare che ho fatto dei corsi e da lì è nata la storia.
Ramona poi è orfana e io lo sono solo per metà, ma condivido la sua scelta di rifiutare un lavoro per non ritrovarsi in difficoltà. Io avrei fatto lo stesso". Sul brutto momento che vive Woody Allen negli States, e non solo, dice la regista spagnola: "Non posso prevedere quello che succederà e se all'università a mia figlia non faranno studiare Allen. Che cosa c'entra l'arte con la vita privata? Comunque, se non glielo faranno studiare, glielo insegnerò io".
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