In Toscana nel 2024 sono state denunciate quasi 50 aggressioni al personale che lavora in treno o nelle stazioni denunciate, ma per i sindacati di categoria il dato è sottostimato perché "in pochissimi casi si arriva alla denuncia, in pratica solo quando ci sono conseguenze fisiche importanti".
Il dato è stato reso noto oggi, in occasione
dell'iniziativa 'La violenza non prende il treno' indetta a
livello nazionale da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl
Ferrovieri, Fast-Consal e Orsa Ferrovie.
I promotori dell'iniziativa hanno dato vita in mattinata a un
volantinaggio alla stazione di Santa Maria Novella a Firenze,
per sensibilizzare i viaggiatori sulla loro condizione.
Fino al
4 febbraio molti lavoratori del settore indosseranno una spilla
personalizzata con il logo 'La violenza non prende il treno'.
"Le aggressioni al personale front-line delle imprese
ferroviarie - lamentano i sindacati - rappresentano un serio
problema sociale, del quale lo Stato, le istituzioni e le
aziende devono farsi carico. Purtroppo, nel nostro territorio,
nonostante le reiterate richieste avanzate alle istituzioni di
riprendere le cabine di regia in sede prefettizia, abbiamo
dovuto registrare un silenzio assordante ed un mancato
coinvolgimento da parte della Regione, del Comune, del prefetto
e delle aziende ferroviarie".
I sindacati dei ferrovieri chiedono un aumento del personale
di scorta ai treni e di presenza nelle stazioni, un aumento
delle forze dell'ordine in entrambe le situazioni, un maggiore
utilizzo delle videocamere di sorveglianza.
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