Un docente dell'istituto Antonietti
di Iseo ha denunciato ai carabinieri di essere stato picchiato
in strada a Brescia nella notte fra venerdì e sabato da un
gruppo di ragazzi ventenni che non ha apprezzato le sue critiche
al fascismo. "Mi hanno chiesto cosa pensassi del Duce e quando
ho esposto il mio pensiero critico uno di loro mi ha dato cinque
pugni in faccia" ha raccontato ai quotidiani bresciani.
Dopo la serata con un collega, mentre stava andando a
riprendere la macchina, "uno di loro - ha detto al Giornale di
Brescia -, un ragazzo italiano, mi ha fermato. Sapeva chi fossi
perché non solo mi ha chiamato prof, ma ha anche fatto il mio
cognome. Inizialmente, pensavo fossero dei miei ex alunni, ma
non era così. Il mio aggressore sosteneva che nel Ventennio le
cose andassero meglio. Io gli ho spiegato che non era così, che
a scuola si insegnavano le leggi razziali, che non c'era libertà
di pensiero e che se aiutavi un partigiano venivi fucilato. A
quel punto, contrariato, ha iniziato a insultarmi e poco dopo mi
ha riempito di pugni". E quando il professore ha preso il
telefonino per riprenderlo "si è girato e mi ha dato altri due
pugni, probabilmente il suo intento era quello di fermare la
registrazione, ma sono riuscito a riprenderlo".
Quando sono arrivati carabinieri e 118, i cinque ragazzi
erano già andati via e il professore è stato accompagnato in
ospedale, dove lo hanno visitato e gli hanno dato una prognosi
di dieci giorni "per i traumi riportati alla testa".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA