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Prime ammissioni dal capo ultrà Luca Lucci sul narcotraffico

Prime ammissioni dal capo ultrà Luca Lucci sul narcotraffico

Alla quarta ordinanza ricevuta il capo della Sud parla con gip

MILANO, 18 dicembre 2024, 20:01

Redazione ANSA

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Ha ammesso oggi Luca Lucci, il capo ultrà milanista interrogato in carcere dal gip di Milano Fabrizio Filice dopo la nuova ordinanza di custodia cautelare ricevuta ieri con l'accusa di essere stato al vertice di un gruppo di narcotrafficanti tra il giugno del 2020 e il marzo del 2021.
    Dopo essere stato arrestato a fine settembre scorso nell'inchiesta "doppia curva" sugli ultrà delle curve di San Siro, al capo della Sud milanista sono state notificate altre tre ordinanze nel giro di poco più di due mesi, tra cui un'altra per spaccio di droga e una come mandante del tentato omicidio dell'ultrà milanista Enzo Anghinelli nel 2019.
    Finora Lucci si era sempre avvalso della facoltà di non rispondere e, invece, oggi sulla quarta ordinanza, da quanto si è saputo, sono arrivate le prime ammissioni. Il gruppo, stando a quanto emerso dalle indagini condotte dalla Squadra Mobile milanese e coordinate dai pm Leonardo Lesti e Rosario Ferracane, avrebbe importato hashish, cocaina e marijuana in Italia dalla Spagna e dal Marocco, servendosi anche di elicotteri, autotrasportatori e di depositi all'estero.
    Oltre a Lucci, soprannominato nelle chat su piattaforme criptate "belvaitalia" tutte recuperate dagli investigatori, sono stati destinatari dell'ordinanza cautelare anche altri ultrà milanisti già coinvolti nell'inchiesta sulle curve, coordinata dai pm Paolo Storari e Sara Ombra.
   

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